DPCM 25 ottobre, le Nuove restrizioni: Bar e Ristoranti chiusi dalle 18 anche la domenica

DPCM 25 ottobre, le Nuove restrizioni: Bar e Ristoranti chiusi dalle 18 anche la domenica

E’ firmato dal Premier Giuseppe Conte il nuovo DPCM del 25 Ottobre, resterà in vigore fino al 24 novembre. Confermato che le attività dei servizi di ristorazione (bar, ristoranti, pub, gelaterie e pasticcerie) sono consentite dalle ore 5 alle ore 18.

Il Premier Giuseppe Conte aveva già annunciato che, se la curva epidemiologica in Italia non avesse avuto anche un minimo calo, si sarebbero attuate nuove e più drastiche misure d’emergenza. È uscito oggi il definitivo DPCM (Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri) del 25 ottobre in cui ci sono tutti chiarimenti per le nuove – ma già affrontate – misure di sicurezza da approntare (scaricabile in fondo all’articolo).

Cosa cambierà a partire da lunedì 26 ottobre

Il DPCM odierno è valido a partire dalla notte di domenica 25 ottobre 2020. Il Premier ha evidenziato che l’analisi della curva epidemiologica segnala una rapida crescita della diffusione del contagio, con conseguente stress sul sistema sanitario nazionale. L’indice RT ha raggiunto la soglia critica di 1,5 e il numero di contagiati ha sfiorato la misura di 20.000,  da qui a necessità di introdurre nuove misure, particolarmente restrittive per alcune attività economiche, tra cui i pubblici esercizi.

Con l’ausilio dei Ministri e del Comitato Tecnico Scientifico il premier ha concordato un nuovo DPCM in vigore da lunedì 26 ottobre. Le novità sono molte, dalla ristorazione alla scuola, tema di grande preoccupazione per tutte le famiglie italiane. Ma vediamo nel dettaglio le categorie che vengono maggiormente coinvolte.

Una parte del Decreto è dedicata all’intero gruppo della ristorazione

  • Servizi di ristorazione – Bar, gelaterie pasticcerie e ristoranti chiuderanno alle 18.00, tutti i giorni, compresi la domenica e i festivi. Dopo le 18.00 potranno proseguire i servizi di consegna a domicilio senza limiti di orario e l’asporto fino alle 24.00.

Ai tavoli dei ristoranti potranno sedere massimo 4 persone, salvo che si tratti di nuclei familiari più numerosi. E’ fatto divieto di consumare cibi e bevande dopo le 18.00 nelle strade pubbliche.

  • Prevista la chiusura di sale gioco, sale bingo;
  • Prevista la sospensione delle attività che abbiano luogo in di sale da ballo, discoteche e locali assimilati.
  • Feste –  Sono vietate, non sono più consentiti festeggiamenti connessi a cerimonie civili e religiosi.
  • Convegni e congressi –possono svolgersi solo a modalità distanza. Sono sospese anche le fiere di qualsiasi tipo, anche internazionali;
  • Spostamenti – non è stato introdotto il coprifuoco: bisogna tuttavia muoversi solo per motivi di lavoro, studio, salute e necessità e si raccomanda di non ricevere a casa persone al di fuori del nucleo familiare.
Ristoranti, bar, pub, gelaterie, pasticcerie non potranno esercitare la propria attività la domenica ed i giorni festivi.
Tutti gli altri giorni potranno farlo soltanto dalle 05:00 alle 18:00, tuttavia è consentita la consegna a domicilio e l’asporto fino alle ore 24:00. Divieto assoluto, inoltre, di consumo nei luoghi pubblici ed all’aperto oltre le ore 18:00. Solo per questa categoria, si evince dalla bozza, il decreto avrà effetto da lunedì 26 ottobre.
Resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive “limitatamente ai propri clienti”.

 

Come impegno del Governo, il Premier Conte ha affermato che sono già pronti gli indennizzi per le attività economiche penalizzati da queste nuove restrizioni. Il Premier ha ringraziato i Ministri Gualtieri e Patuanelli per aver sin da ora ragionato sui contributi a fondo perduto da erogare a tali categorie, lavorando con le Associazioni di categoria maggiormente rappresentative del settore ed ha affermato che già da questo pomeriggio inizierà a confrontarsi con loro su questo tema.

I ristorni dovrebbero arrivare direttamente sul conto corrente dei diretti interessati con bonifico bancario attraverso l’Agenzia delle Entrate, sistema già utilizzato e rilevatosi efficace.

In particolare:

  • arriveranno nuovi contributi a fondo perduto;
  • ci sarà un nuovo credito d’imposta per gli affitti commerciali per i mesi di ottobre e novembre;
  • verrà cancellata la seconda rata IMU dovuta entro il 16 dicembre;
  • sarà confermata la cassa integrazione;
  • sarà offerta una nuova indennità mensile una tantumper gli stagionali del turismo, spettacolo, lavori intermittenti dello sport;
  • si offrirà un’ulteriore mensilità del reddito di emergenza;
  • saranno introdotte misure di sostegno a favore della filiera agroalimentare.
Inoltre “continuano a essere consentite le attività delle mense e del catering continuativo su base contrattuale, che garantiscono la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, nei limiti e alle condizioni di cui al periodo precedente”.

L’Alto Adige posticipa la chiusure di ristoranti

A differenza delle altre regioni, l’Alto Adige posticipa la chiusure di ristoranti sul proprio territorio alle 22 e dei bar alle 20 ma impone a tutti la chiusura entro le 24. La Provincia Autonoma di Bolzano, in virtù della legge provinciale di maggio e dell’autonomia, ha deciso di allentare le misure anti covid imposte dal nuovo dpcm del Premier Conte che impone la chiusura delle attività alle 18. La nuova ordinanza prevede però che dalle ore 18 cibi e bevande potranno essere serviti solo ai tavoli (massimo 4 persone per tavolo) e vigerà il divieto di consumazione in piedi anche all’aperto.

Sospese le competizioni sportive. Restano quelle agoniste 

“Sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato; restano consentiti gli eventi e le competizioni sportive, nonché le sedute di allenamento degli atleti agonisti, riguardanti gli sport individuali e di squadra -riconosciuti dal Comitato olimpico nazionale italiano (Coni), dal Comitato italiano paralimpico (Cip) e dalle rispettive federazioni sportive nazionali, ovvero organizzati da organismi sportivi internazionali all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico, nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive Federazioni sportive nazionali”.

SCARICA IL PDF DEL DPCM 25 Ottobre!

 

 

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