MARKETING. Business Plan, il documento del perfetto albergatore

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Per scrivere un buon business plan è bene affidarsi a dei professionisti, la strada è indicata in questo testo. Il business plan è il documento che consentirà di ottenere il primo finanziamento: servono idee chiare e concise. Per le banche e per gli investitori è indispensabile capire al volo cosa si vuole proporre, quindi la sintesi è fondamentale

Testo di Giacomo Pini

Uno degli impegni più importanti per l’albergatore che vuole avere successo è quello di esprimere, in uno schema organico ed esaustivo, la propria idea: il Business Plan è lo strumento atto ad soddisfare questa esigenza. Utilizzato dall’imprenditore per rappresentare la situazione aziendale in un determinato arco di tempo (da uno a cinque anni), il Business Plan formalizza le idee di gestione della struttura e rappresenta lo strumento di verifica più efficace per valutare le performance aziendali a consuntivo.

vienna-house-berlin-18Dal momento che viene consultato dai potenziali investitori al fine di valutare la bontà dell’idea imprenditoriale, per la stesura del Business Plan è raccomandabile rivolgersi a consulenti professionisti in grado di esprimere un giudizio oggettivo sulle intenzioni dell’albergatore. Analizzando la situazione da un punto di vista esterno senza esserne coinvolto, un esperto può infatti far emergere punti deboli e problemi che all’imprenditore potrebbero sembrare insignificanti.

Il Business Plan è un documento complesso e composto da più sezioni: generalmente si parte da una sintesi che ha lo scopo di definire in breve l’idea imprenditoriale che si intende realizzare. Teniamo presente che tale sintesi è il primo documento letto dai potenziali finanziatori, quindi deve essere realizzato in modo accurato e veritiero. Occorre descrivere il prodotto – nel nostro caso un insieme di servizi – in modo da evidenziarne le caratteristiche differenzianti (la nostra Unique Selling Proposition) e le sue possibili evoluzioni future.

La seconda sezione, anch’essa importantissima, è costituita dal piano di marketing, in cui non possono mancare:

  • La definizione del mercato: consiste in un’analisi del settore e in particolare del target al quale ci si vuole dedicare, per cogliere le tendenze di consumo e le opportunità di inserimento del proprio prodotto. Il vantaggio competitivo dell’albergo spesso si costruisce sulla capacità diagnostica dei bisogni del cliente, andando poi a creare un servizio su misura.
  • L’analisi della concorrenza: è fondamentale per ottenere informazioni sui servizi offerti dai competitor (sono simili o uguali ai nostri per qualità e prezzo?), per scoprirne i punti di forza e di debolezza, per esaltare le nostre caratteristiche differenzianti e migliorare su eventuali carenze. In buona sostanza bisogna guardarsi attorno e capire se conviene entrare nel mercato e con quale strategia.
  • Le strategie di marketing: scoprire quali sono i fattori sui quali puntare, in base al tipo di prodotto/servizio che si vuole offrire. L’innovazione sta nel proporre un servizio migliore, che sappia rispondere a bisogni del target non ancora soddisfatti o latenti.  Risulta molto utile a questo punto un’analisi delle variabili del marketing mix, o almeno delle principali: prodotto, prezzo, promozione e distribuzione.

L’articolo prosegue nel n. 51.