Hotel Vilòn, un piccolo gioiello nel cuore dell’Urbe

A pochi passi da Piazza di Spagna si trova l’Hotel Vilòn, un boutique hotel raffinato e attento alla privacy. Da un anno può fregiarsi delle “Due chiavi” Michelin. Ne abbiamo parlato con la General Manager, Martina Avitabile
“Il nostro è un hotel piccolo, molto raffinato e molto intimo. È per tutte quelle persone che vogliono soggiornare nel pieno centro di Roma, perché siamo a pochi passi da Via del Corso, via Condotti, Piazza di Spagna, Fontana di Trevi, ma vogliono comunque un angolo tranquillo. Vogliono alloggiare nel cuore pulsante di Roma ma allo stesso tempo vogliono un angolo riservato dove possano godere della loro privacy”.
Con queste parole la General Manager dell’Hotel Vilòn, Martina Avitabile, giovane palermitana trapiantata nella Capitale, ci spiega le ragioni del successo di questa splendida struttura.
L’Hotel Vilòn fa parte della Shedir Collection, una collezione di hotel boutique: sei strutture, di cui cinque nella Capitale ed una a Capri. Tutte 5 Stelle Lusso. Un lusso raffinato e non ostentato. Un servizio impeccabile e soprattutto un’oasi di pace nel cuore della Capitale.
Si trova all’interno di Palazzo Borghese, capolavoro del Barocco romano, nel centralissimo rione Campo Marzio, in via dell’Arancio, un piccolo vicolo un po’ defilato dove non ti aspetti di poter entrare in un tempio romano del lusso dove però si è accolti come in casa di amici, “ma amici nobili, benestanti”, sottolinea Avitabile.
Diciassette fra camere e suite, tutte sontuosamente arredate in stile retrò. Spazi comuni eleganti e discreti dove l’atmosfera è rilassante, quasi da focolare domestico. Ed è questo, sottolinea Avitabile, l’aspetto che più piace agli ospiti. Molti dei quali sono personaggi famosi come Harry e Meghan, della Famiglia Reale inglese, che hanno soggiornato qui in occasione del matrimonio di una stilista inglese loro amica. O attori e cantanti. Per fare un paio di nomi: Luke Evans e Harry Style.
Gli spazi comuni sono caldi ed accoglienti. Un punto di forza è il ristorante gourmet: “Adelaide”, guidato dallo chef Gabriele Muro (“molto bravo e molto talentuoso”, parole della General manager).
“Abbiamo un servizio molto raffinato – ci dice Martina Avitabile – di classe ed elegante. Abbiamo i piatti della tradizione romana ma serviamo prevalentemente piatti di pesce. Lo chef è di Procida pertanto rende onore alla sua isola. Abbiamo una cantina ricchissima con più di 150 etichette. Fin dall’inizio siamo riusciti a posizionare il nostro ristorante molto bene. Oltre agli ospiti dell’hotel abbiamo una numerosa clientela locale, ovvero di romani”.
Già, l’inizio. Parliamo dell’inizio, della storia di questo hotel.
“L’hotel ha aperto nel marzo 2018 – ci racconta Avitabile – e ha avuto subito dei riconoscimenti. È stato selezionato nel 2019 come uno dei migliori hotel fra le nuove aperture. E poi da Readers Choice Awards di Condè Nast Traveler nel 2020. Il covid ha interrotto per un po’ questa fase di crescita iniziale. Ma abbiamo superato velocemente quel periodo travagliato. Alla riapertura abbiamo ottenuto altri premi per arrivare nel 2024 alle Due Chiavi Michelin. A Roma siamo solo in due hotel ad averle”.
Parliamo di mercati. Da dove vengono i vostri ospiti?
“Come in quasi tutte le strutture di lusso in Italia ed in particolare a Roma, – ci spiega Avitabile – la clientela per la maggior parte è fatta di americani. Da noi rappresenta il 70 per cento del totale, seguita da una fetta di mercato italiano ed europeo. Americani benestanti ma anche molto “easy going”. Di mezza età, ma anche giovani.”
Come sarà questo 2025? Il Giubileo incide sugli arrivi?
“Negli anni il nostro business è sempre cresciuto. Per il 2025 è ancora presto per dirlo. In realtà il Giubileo in qualche modo frena il nostro target. Un target fatto di clientela di alto livello. Abbiamo parlato con degli operatori e agenti di viaggio e ci hanno detto che sconsigliano di venire a Roma proprio quest’anno. Nei primi mesi infatti è andata così. Ma ciò non toglie che a maggio e giugno le cose possano cambiare. Diciamo comunque che il Giubileo non ci sta portando il movimento che desideravamo”.
A proposito di clienti americani. Quanto sta accadendo sul piano politico, con le tensioni fra Stati Uniti ed Europa, sta condizionando la situazione?
“Devo dire che per ora abbiamo notato un minor movimento rispetto al passato, ma non posso imputarlo a fattori politici. Abbiamo parlato con operatori che lavorano per noi negli Usa e ci hanno fatto capire che non sono tanto i fattori politici ad incidere in questo momento, quanto piuttosto il Giubileo, che spaventa un po’ la nostra clientela che teme di trovare Roma invasa di turisti e pellegrini. Dicono: non vado a Roma se non riesco neanche a camminare per strada”.
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