Turismo congressuale, l’Italia cresce del +20% in quattro anni
Secondo la ricerca 2021-2025 di GainingEdge, l’Italia si afferma come il Paese con la crescita più rilevante al mondo nel numero di congressi scientifici internazionali ospitati. Un risultato trainato dal ruolo strategico dei Knowledge Leaders italiani
Negli ultimi quattro anni l’Italia è il Paese che ha registrato la crescita più elevata a livello globale per numero di congressi scientifici internazionali ospitati.
Il dato emerge dalla ricerca 2021-2025 elaborata dalla società GainingEdge, presentata ieri al Campidoglio nell’ambito dell’edizione 2025 degli Italian Knowledge Leaders (IKL), progetto promosso da Convention Bureau Italia in collaborazione con l’Assessorato ai Grandi Eventi, Turismo, Sport e Moda di Roma Capitale, con il sostegno istituzionale di Enit, Crui e Frecciarossa.
L’appuntamento ha visto la partecipazione di oltre 50 Knowledge Leaders italiani tra accademici, ricercatori, clinici e professionisti che ricoprono ruoli apicali all’interno delle associazioni scientifiche internazionali: figure che rappresentano il motore del posizionamento italiano nel mercato globale dei congressi scientifici, grazie al loro capitale intellettuale e alla riconosciuta autorevolezza internazionale.
Accanto a loro erano presenti Alessandra Priante, Presidente di Enit Spa, Manlio Galiè, Presidente dell’Advisory Board IKL, Carlotta Ferrari, Presidente di Convention Bureau Italia, Tobia Salvadori, Direttore di Convention Bureau Italia, e Alessandro Onorato, Assessore al Turismo di Roma Capitale. Il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, ha partecipato con un messaggio istituzionale.
I dati della ricerca
L’analisi evidenzia come l’Italia sia prima al mondo per crescita nel numero di congressi scientifici internazionali ospitati, con un incremento del +19,98% pari a +204 eventi, in un contesto segnato da risultati negativi per i principali competitor europei.
Particolarmente rilevante il dato relativo ai Knowledge Leaders. Negli ultimi quattro anni, 396 italiani sono entrati nei board delle associazioni scientifiche internazionali, un numero superiore a quello registrato da Spagna (+295), Regno Unito (+265), Germania (+241) e Francia (+216).
“Sono i Knowledge Leaders – sottolinea lo studio – i principali promotori delle candidature che portano eventi internazionali in Italia. La loro presenza nei board mondiali ha un impatto diretto sul peso internazionale del Paese e sulla capacità di attrarre grandi congressi scientifici.”
“I risultati raggiunti – ha commentato Carlotta Ferrari, presidente di Convention Bureau Italia – dimostrano che il sistema italiano del turismo congressuale ha competenze e potenziale per competere ai massimi livelli internazionali. Per consolidare e far crescere questo posizionamento è però necessario auspicare un supporto strutturale e costante, che consenta al Paese di pianificare nel medio-lungo periodo e di giocare ad armi pari con i principali competitor globali.”
Premi e riconoscimenti
Nel corso dell’evento sono stati assegnati i Premi Nazionali Italian Knowledge Leaders, per le categorie Congresso Inclusivo e Congresso Sostenibile, insieme ai riconoscimenti dedicati ai Destination Champions.
È stato inoltre conferito il premio Legacy, destinato a studenti e ricercatori che si sono distinti per esperienze congressuali di livello internazionale.
La presenza attiva di oltre 50 Knowledge Leaders ha confermato il ruolo dell’Italia come una delle destinazioni più dinamiche e competitive al mondo nel panorama della meeting industry internazionale.
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