La Ristorazione nell’Outdoor

Focus on su “Esperienze e styling con il linguaggio dei materiali”
Si è rinnovata per il secondo anno consecutivo la partecipazione della delegazione di ADI Veneto e Trentino Alto Adige ad Hospitality, il Salone dell’Accoglienza, la fiera internazionale leader in Italia per l’hotellerie e la ristorazione.
Otto i progetti esposti alla mostra espositiva: “Esperienze e sensibilità con il linguaggio dei materiali”, con focus sulla ristorazione outdoor allestita all’interno dello spazio Outdoor della manifestazione fieristica, che ha riprodotto altrettanti ambienti pensati per la ristorazione con un focus incentrato sull’outdoor.
“La creazione dell’ambiente tiene conto dei materiali e delle finiture, ma anche di un punto focale che può essere di diversa natura: un elemento architettonico, arredi o oggetti, una composizione floreale o vegetale, anche le dimensioni e lo schema cromatico degli elementi contribuiscono e armonizzano l’ambiente. Nelle ultime tendenze, la voglia di vivere lo spazio aperto che riflette anche lo stato del tempo, il giorno con la luce naturale ei rumori del quotidiano e la sera con le luci della notte, il silenzio e l’atmosfera più riflessiva. La tavola è anche questa espressione di creatività e di accoglienza”. Così Silvia Sandini, curatrice della mostra, presenta il concept che ha ispirato la creazione di proposte uniche, attraverso un dialogo sui materiali e gli oggetti che designer e aziende hanno messo “in tavola”.
“Il progetto, attraverso i materiali, gli oggetti e i complementi ha inteso trasferire al visitatore l’idea di un interior design di ristorazione an plein air e di una mise an place dedicata al luogo e al momento, e al cibo protagonista della tavola e delle emozioni che rimarranno nella memoria dell’ospite”, continua Carlo Trevisani, co-curatore del progetto. “Parte delle competenze di un designer, che si occupi di progettare prodotti, interni in spazi pubblici o privati, è la selezione e la valorizzazione dei materiali. Le Superfici sono elementi architettonici che assolvono diversi compiti decorativi e protettivi, e per questo sono carichi di un forte valore progettuale”.
Margherita Borgo, Monica Barozzi, Maria Vittoria Malgarise, Eleonora Pesce, Giulia Bortolotti, Patrizia Bertolini con Elena Rausse, Silvia Sandini con Veronica Censi, Michela Baldessari con Marta Franzoni, sono le designers socie Adi invitate ad immaginare un luogo su cui progettare un ristorante, o tea house all’aperto; l’immagine del paesaggio e il testo del concept è stata parte integrante della moodboard presentata. Alla scelta dei materiale per il progetto è stata abbinata la mise en place, che è nata dal concept della consulente in materia di cerimonie Tiziana Busato Soprana, con riferimenti ad oggetti iconici della tavola, con la presenza del fiore curato dalla flower designer Claudia Antolini. Il moodboard è stato completato con la collaborazione della Fondazione casa Artusi, dove lo Chef Matteo Milandri ha proposto la ricetta per ogni concept.
La mostra è stata “profumata” con il progetto olfattivo creato dalle fragranze d’ambiente di Laura Favaretto di Meitei. Materiali, mise en place, fiori, cibo e profumo, una composizione che coinvolge i sensi per suggerire un accoglienza da sogno.
Progetti e sensibilità con il linguaggio materico
Dare forma e carattere agli ambienti attraverso il progetto e lo styling. Nel caso della ristorazione in ambiente outdoor sono molti i temi e gli stimoli per creare un ambiente accogliente per i propri ospiti.
L’elemento primario è il contesto paesaggistico che può essere il terrazzo o l’area esterna adiacente al ristorante, o un’area naturalistica magari con l’elemento acqua che lo caratterizza ancora di più.
La creazione dell’ambiente tiene conto dei materiali e delle finiture, ma anche di un punto focale che può essere di diversa natura: un elemento architettonico, arredi o oggetti, una composizione floreale o vegetale, le dimensioni e lo schema cromatico degli elementi contribuiscono all’armonia dell’ambiente. Nelle ultime tendenze, c’è la voglia di vivere lo spazio aperto che riflette anche lo stato del tempo, il giorno con la luce naturale e i rumori del quotidiano e la sera con le luci della notte, il silenzio per un’atmosfera più riflessiva. Anche la tavola e il cibo sono espressione di creatività e di accoglienza.
Il progetto, attraverso i materiali, gli oggetti e i complementi vuole trasferire al visitatore l’idea di un interior design di ristorazione en plein air e di una mise en place dedicata al luogo e al momento, con un cenno al cibo protagonista della tavola e delle emozioni che rimarranno nella memoria dell’ospite.
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