Orientare il Mercato, non si vive di prodotto

Orientare il Mercato, non si vive di prodotto

Da tempo immemore cerco di suggerire che non di “prodotto” si vive ma di Mercato e, soprattutto, di Quote di Mercato.

Osservo invece l’incaponimento straordinario delle molteplici filiere turistiche a ragionare in termini di Prodotto, prodotto da offrire ad una non meglio definita Domanda che si nasconde chissà dove.

L’accordo spagnolo con AirBnb che prevede un investimento di 50milioni di euro per orientare il pubblico di AirBnb, attraverso azioni di marketing segmentate,  alla scoperta dei soggiorni nei borghi spagnoli in via di abbandono, ribalta il concetto caro alle nostre filiere per affermare un concetto chiaro: chi dispone di Domanda è in grado di orientare la domanda.

L’ipotesi di accordo, certamente, potrebbe essere riformulata a favore dei non pochi “alberghi diffusi” italiani, fermo restando il fatto che nessuno degli alberghi diffusi dispone di una quantità di indirizzari sufficienti per avviare la proposta, né di un CRM adeguato, sempre che dispongano di un sistema CRM.

Men che meno la questione sembra riguardare le strutture alberghiere o le rispettive catene, che non sempre utilizzano strumenti adeguati di orientamento della domanda, al netto di campagne di fidelizzazione che fidelizzano solo chi si fidelizzerebbe da solo.

Non parliamo poi del Turismo Dis-Organizzato, in cui da secoli suggerisco di aggregare in una banca dati collettiva i dati dei viaggiatori (cosa che almeno i Network dovrebbero fare da tempo) per sviluppare potenti e innovative campagne marketing.

La questione è banale nella sua semplicità: chi dispone del Mercato?

Chi lo può orientare e gestire se non le grandi piattaforme online a cui buona parte del mercato si rivolge?

E quali azioni avviare, in collaborazione con le Piattaforme online, per orientare positivamente quote sostanziali di mercati potenziali?

E a chi tocca il compito di sviluppare accordi?

A mio avviso dovrebbero essere gli Enti Locali che, disponendo di somme che spesso gettano nel cesso attraverso la stampa di mai consultati opuscoli, potrebbero segnare la differenza.

Forse, e ripeto forse, potrebbero le catene alberghiere, anche se si tratterebbe più di brand marketing che di marketing territoriale.

Certamente potrebbero le Regioni, che dispongono di economie sufficienti per agire in modo coerente con quanto qui vado scrivendo.

Le dinamiche del Turismo sono segnate da elementi non nuovi ma emergenti: l’essenzialità del Brand (riconoscibile e desiderabile), e la gestione delle QDM.

Superfluo dire che chi si limita ad aspettare che il cliente gli caschi in casa ha meno possibilità di futuro.

Informazioni su

Ho operato nel settore del Marketing alberghiero e turistico per oltre 30 anni, spesi fortunatamente non nel fare per trent'anni la stessa cosa ma cercando, per trent'anni, di migliorare e innovare quello che facevo. Con una consistente esperienza di formatore e docente, ho anche bighellonato nel mondo del giornalismo.

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