Ristorazione europea: consumi fuori casa ai massimi storici, calano le presenze

Ristorazione europea: consumi fuori casa ai massimi storici, calano le presenze

Un’analisi presentata al recente European Foodservice Summit di Amsterdam evidenzia un profondo cambiamento in atto nella ristorazione europea: consumi record ma meno presenze, delivery come sostituto della cucina domestica e ascesa delle cene in solitaria. Per gli operatori, la sfida è adattarsi a un mercato più frammentato, digitale e orientato al valore

Circana, leader globale nell’analisi predittiva e nelle soluzioni tecnologiche per il largo consumo e i beni durevoli, ha diffuso nuovi insight sul mercato europeo della ristorazione nel corso dell’European Foodservice Summit svoltosi recentemente ad Amsterdam.

I dati, basati su un monitoraggio esteso ai cinque principali mercati (Regno Unito, Germania, Francia, Italia e Spagna), delineano uno scenario di “reset” del foodservice: la spesa fuori casa raggiunge livelli storici, ma le visite restano inferiori ai volumi pre-pandemia.

Secondo l’analisi, tra giugno 2019 e giugno 2025 i consumi per la ristorazione sono cresciuti del 10%, ma il numero complessivo delle presenze è ancora del 10% sotto i livelli del 2019. Per gli operatori non si tratta più di recuperare terreno, bensì di ripensare l’offerta rispetto al nuovo contesto di fruizione.

Jochen Pinsker, Industry Advisor Foodservice Europe di Circana, ha osservato: “I consumatori stanno trovando un nuovo equilibrio tra gratificazione e convenienza, salute e praticità, occasioni sociali e cene in solitaria. È un mercato più dinamico e frammentato rispetto agli ultimi anni.”

I modelli di ripresa variano sensibilmente. Il Regno Unito è il mercato più penalizzato, con presenze ancora inferiori del 21% ai livelli pre-Covid. La Germania mostra segnali di ripresa, con una crescita stimata dell’1,6% entro il 2026, trainata da prenotazioni online e delivery. In Francia, fino a giugno 2025, il gap rispetto al 2019 è del 9%, ma con un incremento del ticket medio. Italia e Spagna limitano il calo al 4%, grazie anche a un minor tasso di smart working (35%). Per la Spagna Circana prevede un recupero lento, con crescita appena dello 0,2% nel 2026, complice la debole fiducia economica.

L’ascesa del single dining

Mangiare da soli non è più un’eccezione. Le cene individuali nei ristoranti full-service rappresentano oggi il 15,6% delle visite, in crescita rispetto al 9,4% del 2016. Tra il 2010 e il 2019 la spesa per il solo dining è aumentata del 153%. Fattori come vita urbana, lavoro ibrido e locali digital-first stanno normalizzando il “tavolo per uno”.

Il Regno Unito guida il fenomeno: il 54% degli adulti lavora part-time da casa e i pranzi collettivi infrasettimanali lasciano spazio a pasti individuali rapidi. Sushi box, insalate e soluzioni take-away si affermano come standard per i professionisti urbani. Parallelamente gli operatori ripensano layout, menu e sistemi d’ordine per intercettare questa domanda.

In controtendenza, cresce anche la componente social: nel periodo analizzato le occasioni collettive rappresentano il 31% delle presenze (erano 29,8% nel 2021), trainate in particolare dall’Europa meridionale e dalle formule aperitivo o piatti condivisi tipici della tradizione familiare.

Valore e promozioni

La ricerca del miglior rapporto qualità-prezzo guida le scelte. Un’occasione su tre include oggi una promozione o un menu combinato (dal 29,9% del 2022 al 33,7% del 2025). I consumatori non intendono rinunciare all’esperienza ma pretendono convenienza e chiarezza nell’offerta.

Delivery come nuovo “fuori casa”

Il delivery consolida un ruolo strutturale nel foodservice europeo. In Germania e Francia la crescita a doppia cifra ha superato i picchi dell’era Covid. Due terzi degli ordini sostituiscono di fatto la cucina domestica. Aggregatori come Uber Eats, Deliveroo e Just Eat rappresentano ora il 3,7% delle presenze complessive, quasi quadruplicando la quota dal 2016. Le piattaforme digitali concentrano centinaia di ristoranti, favorendo promozioni e programmi fedeltà e ridisegnando l’esperienza di scoperta e consumo.

Cala il consumo di bevande alcoliche

I dati mostrano un cambiamento anche nei consumi beverage. Nei cinque grandi mercati europei, nella prima metà del 2025 il consumo di alcolici è diminuito del 7% su base annua, mentre le alternative analcoliche sono cresciute del 2%. L’acqua del rubinetto segna +5% contro +1% dell’acqua in bottiglia.

Pinsker sottolinea: “Mangiare fuori sta diventando un’esperienza sempre più personalizzata. Che si tratti di una cena di bruschette a Roma, tapas con gli amici a Madrid o sushi in un caffè a Berlino, i consumatori modellano le occasioni di consumo in base al proprio stile di vita.”

Strategie per gli operatori

L’analisi di Circana fotografa un mercato frammentato ma ricco di opportunità. Gli operatori dovranno puntare su strategie value-based, investimenti digitali e delivery, con particolare attenzione alle priorità emergenti in tema di salute e lifestyle. La personalizzazione dell’offerta, adattata alle abitudini locali, sarà un fattore chiave per mantenere competitività in un contesto che evolve rapidamente.

DISCLAIMER
Ogni testo è redatto da l’Albergo, proprietario dei diritti di proprietà intellettuale.
Qualunque riproduzione, anche parziale è vietata, così come l’utilizzo del logo senza preventiva autorizzazione scritta è perseguito a termini di legge.
Taggato con: , , , , , ,