The World’s 50 Best Restaurants 2025: vince Maido di Lima, l’Italia consolida il suo prestigio

The World’s 50 Best Restaurants 2025: vince Maido di Lima, l’Italia consolida il suo prestigio

La cerimonia dei The World’s 50 Best Restaurants 2025 ha celebrato l’eccellenza culinaria a livello internazionale. Forte presenza italiana nella top 50, segno della vitalità e dell’innovazione del nostro paese nel panorama internazionale

Maido

Si è svolta ieri sera a Torino la cerimonia dei The World’s 50 Best Restaurants 2025, organizzata al Lingotto Fiere sotto la sponsorizzazione di S.Pellegrino & Acqua Panna. La classifica, stilata da una giuria di oltre 1.000 esperti internazionali e supervisionata da Deloitte, ha incoronato il Maido di Lima come miglior ristorante del mondo, segnando il trionfo della cucina nikkei firmata da Mitsuharu Tsumura.

Non sono, però, mancati ampi spunti di riflessione sul valore dell’alta cucina italiana. Il nostro Paese ha infatti giocato un ruolo di primo piano in quest’edizione, non solo per l’organizzazione impeccabile della serata. ma anche per la qualità della sua offerta gastronomica: sei ristoranti italiani sono entrati nella top 50, a testimonianza di un fermento creativo che affonda le radici nella tradizione e guarda con decisione al futuro.

Lido 84

Tra i nomi più celebrati, Lido 84 a Gardone Riviera si è posizionato 16°, consolidando la visione originale e raffinata di Riccardo Camanini. A breve distanza, Reale di Niko Romito (18°) ha confermato la forza di una cucina essenziale e concettuale, capace di raccontare l’Abruzzo più profondo. Merita particolare attenzione il debutto nella top 50 dell’Atelier Moessmer Norbert Niederkofler a Brunico (20°), espressione di un’eleganza alpina sostenibile e radicata nel territorio altoatesino.

Completano la rosa italiana Le Calandre dei fratelli Alajmo (31°), luogo simbolo di innovazione e continuità familiare, Piazza Duomo di Enrico Crippa (32°), esaltazione della purezza vegetale nel cuore delle Langhe, e Uliassi a Senigallia (43°), laboratorio poetico tra terra e mare.

Massimo Bottura e Lara Gilmore

Oltre alla classifica, la serata ha riservato alcuni riconoscimenti speciali, tra cui il Woodford Reserve Icon Award assegnato a Massimo Bottura e Lara Gilmore, per il contributo visionario portato alla cultura gastronomica globale attraverso Osteria Francescana e i progetti di inclusione culturale e sociale da loro sostenuti.

Sul fronte internazionale, il podio ha visto il Maido di Lima in vetta, seguito da Asador Etxebarri (Atxondo, 2°) e Quintonil (Città del Messico, 3°), a conferma del peso crescente dell’America Latina nella scena gastronomica mondiale. Bangkok ha conquistato l’Highest New Entry con Potong (13°), mentre Ikoyi (Londra) è salito di 27 posizioni guadagnandosi il titolo di Highest Climber. Premi anche per Maxime Frédéric (miglior pasticcere), Mohamed Benabdallah (miglior sommelier) e per il colombiano Celele (premio sostenibilità).

La cerimonia 2025 non ha solo celebrato i migliori ristoranti del mondo, ma ha anche mostrato come il linguaggio della cucina contemporanea sia sempre più globale, sensibile ai temi ambientali e culturali, e capace di generare valore ben oltre la tavola. L’Italia, tra ospitalità e creatività, si è confermata parte integrante di questo dialogo internazionale.

Immagine in apertura: una portata del vincitore, ristorante Maido di Lima

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