Turismo 2025: flussi in crescita, ma la domanda interna rallenta

Turismo 2025: flussi in crescita, ma la domanda interna rallenta

Demoskopika prevede un 2025 positivo per il turismo italiano, spinto dal ritorno massiccio dei visitatori stranieri. Tuttavia, l’aumento dei costi minaccia la domanda interna e impone interventi strategici per mantenere la competitività

Secondo la nota previsionale Tourism Forecast 2025 elaborata da Demoskopika, il turismo italiano proseguirà il trend di crescita, sostenuto in larga parte dal mercato estero. L’Istituto di ricerca stima per il prossimo anno 146,3 milioni di arrivi e quasi 476,8 milioni di presenze, con una spesa turistica diretta che sfiorerà i 135 miliardi di euro, pari a un incremento del 6,7% rispetto al 2024.

Il confronto con l’anno precedente conferma un progresso significativo: gli arrivi aumenterebbero del 4,7%, mentre le presenze crescerebbero del 2,3%. In termini assoluti, oltre 6,6 milioni di turisti in più avrebbero scelto il sistema ricettivo italiano nel corso del 2025.

A trainare l’espansione è soprattutto la componente internazionale. Le previsioni indicano 82,3 milioni di arrivi stranieri (+11,3%) e 263 milioni di presenze (+3,5%). L’Italia consolida così la propria attrattività sul mercato globale, beneficiando della ripresa dei flussi europei e intercontinentali.

Di segno opposto, invece, le dinamiche del turismo domestico. Demoskopika stima 64 milioni di arrivi italiani, in calo del 2,7% rispetto al 2024, e 214 milioni di presenze, in lieve aumento dello 0,8%. Un rallentamento che gli analisti attribuiscono principalmente all’aumento generalizzato dei costi di viaggio, ospitalità e ristorazione, fattori che rischiano di ridurre la propensione alla vacanza sul territorio nazionale.

Il tema dei prezzi emerge come elemento cruciale. Secondo l’indagine, i voli nazionali registreranno un incremento medio del 19,4%, contro un modesto +0,3% per i voli internazionali. Anche i pacchetti vacanza mostrano un differenziale marcato: +10,3% per quelli nazionali e +6% per quelli esteri. In aumento pure i servizi di alloggio (+6,5%) e ristorazione (+3,1%), con ricadute dirette sulla capacità di spesa dei turisti italiani.

«La crescita dei flussi turistici provenienti dall’estero rappresenta certamente un’opportunità strategica per l’intero sistema italiano – evidenziano i ricercatori di Demoskopika – un’opportunità che va però governata con una programmazione attenta e mirata, che da un lato consolidi il trend positivo degli arrivi da oltre frontiera, ma dall’altro focalizzi l’attenzione sulla dinamica dei prezzi, per ridare slancio al mercato interno.»

La nota sottolinea inoltre come l’aumento delle principali voci del paniere turistico possa incidere in modo diretto sul turismo domestico. Per Demoskopika, la risposta passa attraverso una revisione della filiera dell’ospitalità, investimenti in infrastrutture, tecnologie e formazione, e l’adozione di politiche di prezzo sostenibili.

«Occorrono quindi interventi mirati – concludono i ricercatori – insieme a politiche di prezzo sostenibili, per consolidare l’espansione del turismo estero e aumentare la domanda interna, garantendo così standard elevati e competitività sul mercato globale.»

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