Un’estate italiana tra luci e ombre

Un’estate italiana tra luci e ombre

In attesa delle grandi fiere d’autunno del turismo e dell’hospitality è tempo di bilanci per l’estate italiana, positiva per certi versi pur se con luci ed ombre

Dopo un giugno molto positivo si è avuto a luglio e ad inizio agosto – in diverse regioni – un graduale rallentamento, in termini di presenze e consumi. Si parla del meno 15% in Toscana con punte del 25% in Calabria ed Emilia-Romagna, dati non ufficiali. La flessione è stata contenuta grazie al consolidarsi della domanda straniera e alla ripresa post-ferragostana.

Ancora in calo la domanda italiana, un dato che ha accomunato stabilimenti balneari e ristorazione; anche le strutture ricettive hanno registrato una riduzione – superiore al previsto – della durata dei soggiorni e delle richieste di servizi aggiuntivi.

Se non tutto è andato come si sperava, i numeri forniti da Bankitalia relativi al primo semestre sono molto positivi e si registra un surplus di 9,15 miliardi di euro.

In sei mesi i viaggiatori italiani hanno speso 15.713 milioni di Eu mentre quelli stranieri in Italia hanno toccato una spesa di 24.864 milioni. Nel primo trimestre sono arrivati 41 milioni 566mila viaggiatori stranieri per 174 milioni 126mila pernottamenti.

Nel secondo trimestre è proseguita la crescita di entrambi i flussi confrontandoli con uguale periodo dell’anno precedente. L’aumento della spesa degli stranieri in Italia (5,6%) è imputabile al numero di turisti e, in misura minore, della spesa media; l’incremento della spesa all’estero (5,9%) è invece dovuto pressoché interamente al maggior numero di viaggiatori in Europa, maggiore di quello nei paesi esterni alla Ue.

Lo scorso giugno il nostro Paese ha raggiunto 16,79 milioni di arrivi e oltre 59 milioni di presenze, con una permanenza media per visitatore di circa 3,5 notti. Quindi la bilancia dei pagamenti turistica italiana ha registrato un surplus di quasi 3,6 miliardi di euro, in crescita rispetto allo stesso mese del 2024; le entrate turistiche (6,5 miliardi) sono aumentate del 6,5%, le uscite (2,9 miliardi) del 4,4%.

A settembre inoltre si registra un andamento superiore alla media interna del trimestre estivo, con due settimane che segnano un tasso di saturazione superiore al 44%.

La crescita dei flussi turistici non ha creato situazioni di overtourism eclatanti ma questo è un tema da non trascurare per i suoi molteplici aspetti negativi: un fenomeno che, se non sarà gestito e prevenuto con attenzione, potrebbe mettere in difficoltà risorse e servizi delle comunità locali.

L’Early Booking sta cambiando il mercato turistico

La prenotazione anticipata, nota come “Early Booking” è la nuova normalità che ha superato il “Last Minute” e questo fa evolvere il turismo italiano, grazie all’aumento della pianificazione anticipata e una maggiore diversificazione delle destinazioni.

Un’analisi su oltre 1.200 strutture (curata da Titanka!) indica che gli albergatori devono puntare su marketing mirato e offerte differenziate per restare competitivi. Le immagini estive di spiagge vuote hanno fatto pensare all’idea di un calo, ma i dati mostrano altro: i turisti hanno solo ridotto la durata dei soggiorni.

L’estate 2025 ha registrato un +7,3% di richieste per le località marine rispetto al 2024, ma con comportamenti diversi:

  • Early Booking e destagionalizzazione: oltre il 42% delle richieste è stato effettuato con più di 90 giorni d’anticipo, favorendo giugno e settembre.
  • Turismo di montagna in crescita: richieste +18% sul 2024 e +35% sul 2023, spinte dal desiderio di tranquillità, autenticità e temperature più fresche.

Nel biennio 2022/24 le richieste di soggiorno per l’anno successivo ricevute fra ottobre e dicembre sono salite del +55,7%: un chiaro segnale che gli italiani pianificano sempre prima per risparmiare e garantirsi le migliori opzioni.

Il successo non è casuale: le strutture che comunicano sui media e pianificano tutto l’anno grazie ad un marketing organizzato ottengono risultati migliori, trasformando le sfide in opportunità. Nel turismo, vincere la stagione significa muoversi con anticipo, non rincorrere le prenotazioni all’ultimo momento.

 

 

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