Arte, gusto e ospitalità da Iris, il nuovo ristorante di chef Sacchetto a Verona

Arte, gusto e ospitalità da Iris, il nuovo ristorante di chef Sacchetto a Verona

Lo Chef stellato Giacomo Sacchetto torna nella sua città natale con Iris, Ristorante a Palazzo Soave, un ambizioso progetto che fonde alta cucina, arte e storia

Iris: un fiore spontaneo tipico di Verona. Così si chiamerà il nuovo ristorante di fine dining guidato da Giacomo Sacchetto, che ha trovato casa nel capoluogo scaligero, nel quattrocentesco Palazzo Boldieri Malaspina Bottagisio, prospiciente lo storico Ponte Navi, sul fiume Adige. Qui, all’angolo tra Stradone San Fermo e via Leoni, a pochi passi da Piazza Erbe e dall’Arena e lungo quello che fu il Cardo (letteralmente “cardine”, “punto cardinale”, “polo”) dell’antica città di epoca romana prende forma, appunto, un nuovo polo del gusto e dell’ospitalità.

Sacchetto, che lo scorso marzo aveva annunciato la separazione dal Ristorante La Cru, oggi chiuso, si è spostato dalle colline della Valpantena alla città, dove ha lavorato incessantemente al nuovo concept, che s’inserisce nel piano di recupero e riqualificazione di uno dei più prestigiosi edifici del centro, per decenni in stato di abbandono. Un progetto ambizioso e che vedrà ancora diverse novità, trasformato in realtà dal Gruppo Soave Property, guidato dall’imprenditore e manager Bruno Soave.

Il progetto architettonico, curato dallo Studio Lucio Merlini, si è concentrato sulla massima integrazione tra testimonianze del passato – affreschi rinascimentali e barocchi, una collezione di statuaria classica, restaurati sotto la supervisione della Soprintendenza di Verona – e modernità elegante e rispettosa. Una visione che si ritroverà in pieno anche nelle due sale del ristorante, una davanti la cucina, l’altra adiacente, che potranno ospitare da 24 a 35 coperti. Improntato a risparmio energetico, innovazione tecnologica e funzionalità anche il design della cucina, sviluppato in collaborazione con Seno e Seno e Marrone.  Al locale si potrà accedere dall’ingresso di via Leoni 10.

L’esperienza gourmet di Iris Ristorante a Palazzo Soave (anticipazione del re-branding dell’interno complesso) sta prendendo forma a gran ritmo, plasmata dalla filosofia del giovane chef, da sempre imperniata su tre parole d’ordine: concretezza, ricerca, territorialità. “Proprio al nostro territorio e alle sue produzioni agricole e artigianali, rilette in chiave creativa  – anticipa chef Sacchetto – sarà dedicato uno dei tre tasting menu della nuova insegna. Gli altri due percorsi degustazione vedranno protagonisti uno l’incontro tra il pescato nostrano e l’orto e l’altro la mia fantasia, con piatti creati all’impronta. Sarà disponibile anche una scelta alla carta. Per i pranzi feriali, inoltre, proporremo un light lunch di due portate più un assaggino salato e uno dolce, che cambieranno ogni settimana. E anche un percorso degustazione smart, composto da quattro portate, a un prezzo piuttosto abbordabile”.

Importante il lavoro anche sul fronte enologico. La cantina, con ampi spazi allestiti nei sotterranei storici del palazzo, tra scavi di età romana e volte medievali, ospiterà alla partenza oltre 650 referenze, frutto di una ricerca capillare che privilegia etichette da scoprire, veronesi e italiane, lasciando però ampio spazio anche ai classici e ai produttori internazionali, Francia in testa. Un’esperienza nell’esperienza, grazie agli ampi spazi di esposizione delle bottiglie, tutti visitabili, che faranno il paio con sale per eventi e degustazioni di vini, formaggi affinati in loco e sigari.

 

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