Business Intelligence per guidare gli investimenti in hotels

Business Intelligence per guidare gli investimenti in hotels

Alla recente BTO di Firenze si sono dibattuti questi temi con alcuni quotati esperti del settore. Qui vi diamo una sintesi degli argomenti trattati per lo sviluppo di nuovi progetti 

Nel mercato immobiliare turistico vi è sempre di più un interesse soprattutto verso la destinazione Italia. Si moltiplicano gli eventi e i convegni dove l’argomento viene affrontato e trattato in maniera professionale ed approfondita. La conferenza organizzata durante la BTO di Firenze dal titolo “New Projects & Hospitality Project Investment” è stata l’occasione per  organizzare un momento vero e proprio dedicato all’incontro tra domanda e offerta attorno a progetti reali grazie alla presentazione di progetti immobiliari turistici del territorio, anche quello meno conosciuto, rivolti a investitori italiani e stranieri interessati.  Il panel dei relatori dell’evento organizzato da Giorgio Bianchi, Business Development di PKF hospitality group, tutti noti esperti e consulenti dei rispettivi settori, ha visto gli speach dell’architetto Simone Micheli, di Elena David, Advisor di FMTG Group Strategic, di Andrea Delfini, fondatore e CEO di Blastness, di Valeriano Antonioli, CEO di Lungarno Collection e di Gianluca Giglio, direttore di AA+G Hospitality Management.

Un dibattito integrato focalizzato sul mondo degli investimenti nel settore turistico, sullo sviluppo alberghiero, sulla progettazione e sulle opportunità che il territorio offre, ma soprattutto sulla relativa presentazione di progetti concreti pronti per entrare nel mercato.

La Toscana, come dimostrano i dati nelle tabelle, ha un patrimonio immobiliare alberghiero importante diviso tra alberghi a 3-4 e 5 stelle. I dati dimostrano una forte concentrazione verso le città e in particolare Firenze che registra negli ultimi anni una presenza sempre più forte di gruppi alberghieri e brand sia nazionali che internazionali. Nella città di Firenze gli alberghi legati a gruppi alberghieri e brand supera il 50% del totale delle camere di cui la componente internazionale è sempre più significativa. Gli hotel in apertura o pipeline sono legati ad importanti catene internazionali come: Radisson, Hilton, Marriott, ecc.. Oltre alle città della regione le nuove aperture e i progetti in pipeline si sviluppano in diverse aree come mare e country in strutture sia di dimensioni piccole che più importanti.

La conferenza ha messo in luce l’importanza e la conoscenza dei dati di mercato (business intelligence) per guidare gli investimenti e lo sviluppo di nuovi progetti. In particolare la conoscenza del mercato (segmenti di domanda, stagionalità, numero delle strutture presenti e tipologia) e delle performance economiche (KPI camere e fatturato totale: occupazione, revpar e trevpar) oltre alla sostenibilità dei progetti sono gli aspetti a cui guardano con sempre più attenzione sia investitori istituzionali che privati.

Forte crescita dell’utilizzo digitale per gli hotel   

Oggi, nel settore alberghiero, disponiamo di grandi quantità di dati in formato digitale, non solo sull’andamento storico ma, con precisione sempre maggiore, sulle tendenze dei mercati e sul forecast ricavi. Grazie agli strumenti di business intelligence e grazie alla componente crescente dei canali digitali, possiamo con velocità e semplicità fare analisi molto profonde e su diverse dimensioni: possiamo sapere, in tempo reale, per ogni singolo mercato quali sono le tipologie di camere che vengono prenotate, a quale prezzo e con quanto anticipo.  Uno dei relatori del panel, Andrea Delfini, è il fondatore e CEO di Blastness, azienda leader in Italia nella fornitura di sistemi di business intelligence, revenue management e distribuzione elettronica di camere. Delfini ha presentato alcuni dati che confermano la forte crescita, accelerata dalla pandemia, dei canali digitali, evidenziando come il canale che è cresciuto più di ogni altro è il sito ufficiale degli hotels che, su un panel di oltre 900 hotels clienti di Blastness, ha più che raddoppiato i volumi rispetto al 2019, in un contesto di crescita delle prenotazioni on-line del +70% e in cui le OTA registrano una crescita del +40%.

“Vediamo inoltre, per la prima volta nella nostra storia – ha dichiarato Delfini – intere destinazioni come la Toscana (sia campagna che mare), la Costiera Amalfitana e Sorrentina in cui il primo canale di vendita on-line sul totale delle strutture clienti è il sito ufficiale, superando con il canale diretto i volumi delle grandi OTA. Un dato davvero sorprendente e che realizza un sogno ed una visione che 18 anni fa, quando ho fondato Blastness sembrava essere un’utopia.

Un altro dato importante ai fini delle valutazioni sugli investimenti immobiliari nel settore, – prosegue Delfini – è la straordinaria crescita del valore di RevPar (ricavo medio per camera disponibile) che è il numero che più di ogni altro rappresenta la capacità di redditività di un hotel. Su un panel di oltre 200 strutture in Italia, distribuite su tutto il territorio e di diversa categoria, la crescita media di RevPar nel 2022 è stata del +25% rispetto ai valori 2019. E se analizziamo il segmento 5 stelle questo numero sale al +40%”. Crescite davvero importanti che confermano l’attrattività del nostro Paese, con importanti opportunità di redditività soprattutto nell’offerta di livello alto. 

Anche per il 2023 i dati registrati dai sistemi Blastness sono positivi: raffrontando la raccolta di prenotazioni sui canali on-line a fine novembre 2022 per soggiorni nel 2023 con lo stesso dato alla stessa data nel 2021 per soggiorni nel 2022, si registra una crescita del numero di notti prenotate del +75% con una crescita di ADR del +15% e con una crescita sui volumi totali del +101%.

In un contesto crescente digitalizzazione del comportamento degli utenti – conclude Delfini – la nostra offerta alberghiera, che è essenzialmente composta da strutture indipendenti a gestione familiare, deve evolvere dal punto di vista tecnologico per poter cogliere le opportunità della crescita della domanda, in particolare attraverso i canali on-line, e massimizzare ricavi e marginalità. Una esigenza ancora più strategica per poter essere competitivi nei confronti delle catene internazionali che negli ultimi anni stanno ampliando la loro presenza e i loro investimenti in Italia”.

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