Competenze certificate per gli studenti degli Istituti Alberghieri

Competenze certificate per gli studenti degli Istituti Alberghieri
waiter setting wedding table at restaurant

Se il 2022 è stato l’anno della ripartenza, il 2023 si preannuncia per l’industria del turismo e dell’ospitalità come il ritorno ai livelli precedenti la pandemia; la crescente offerta di posti di lavoro, tuttavia, si scontra con la difficoltà di reperimento del personale.

Il sistema informativo Excelsior di Unioncamere registra che tra le professioni di più difficile reperimento ci sono gli addetti alle attività di ristorazione e alberghiere: il disallineamento tra domanda e offerta di lavoro è diventato un fenomeno strutturale, principalmente perché mancano i candidati, ma anche per mancanza di competenze adeguate rispetto alle aspettative delle imprese, che segnalano difficoltà crescenti a riconoscere l’effettiva spendibilità dei percorsi formativi seguiti dai giovani rispetto alle esigenze aziendali in continua evoluzione.

Se da una parte, è certamente necessario lavorare sui contratti e su aspetti strutturali del lavoro nell’ospitalità per stimolare l’appeal nei confronti delle nuove generazioni, dall’altro è indispensabile garantire alle nuove leve una formazione adeguata alle necessità reali del mondo del lavoro. Investire sui giovani significa dare risposte concrete alle loro aspettative verso lavori e contesti carichi di significato, in grado di coinvolgere le persone sul piano valoriale, oltre che professionale. Una soluzione è quella di rendere il comparto più attrattivo a partire dalla scuola, dalle storie di chi ci lavora, da una cultura del lavoro che, attraverso uno scambio generazionale ed esperienze formative sul campo, valorizzi le opportunità di crescita personale e professionale, orientando i giovani verso le professioni richieste dall’hotellerie.

Il progetto innovativo sulla certificazione delle competenze professionali acquisite dagli studenti che si diplomano nell’Istituto Professionale per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera, è frutto di una collaborazione tra Re.Na.I.A., la rete nazionale degli Istituti Alberghieri, FIPE, FEDERALBERGHI e UNIONCAMERE, l’ente pubblico che unisce e rappresenta istituzionalmente il sistema italiano delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, che ha assunto la responsabilità nazionale del progetto di certificazione di parte terza e la gestione del portale per la certificazione delle competenze (https://certificacompetenze.unioncamere.it). Obiettivo condiviso tra i partner è di favorire il dialogo tra il mondo della formazione e quello del lavoro per sintonizzare i rispettivi linguaggi e bisogni e sperimentare un sistema di certificazione delle competenze di parte terza, riconosciuto da scuole e imprese, che metta in trasparenza la qualità delle esperienze di apprendimento dei giovani nei contesti aziendali attraverso i cd. PCTO (percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento, l’ex alternanza  scuola-lavoro) e i risultati conseguiti attraverso queste attività.

Le competenze da sviluppare nei PCTO sono state individuate e standardizzate, mettendo a fattor comune i fabbisogni delle imprese del settore alberghiero e gli obiettivi formativi delle istituzioni scolastiche. La rete Re.Na.I.A. ha individuato, tramite il lavoro congiunto dei docenti e degli esperti messi a disposizione da FIPE e FEDERALBERGHI, le competenze osservabili e certificabili nei contesti operativi dei PCTO. Gli obiettivi formativi sono stati correlati ad alcune aree di attività (ADA) descritte nell’Atlante del Lavoro e delle qualificazioni (atlantelavoro.inapp.org), che contribuiscono ad identificare le evidenze da osservare nel corso dei PCTO in alcuni processi di lavoro che caratterizzano i servizi di ristorazione (sala o cucina) e quelli di accoglienza, in relazione al percorso formativo frequentato dallo studente. Questa scelta consente di descrivere le competenze in un linguaggio che parte dalla “scuola” ma che può essere interpretato in maniera altrettanto chiara anche dalle “imprese”. Di comune accordo, è stato predisposto uno standard nazionale di qualità per l’organizzazione dei PCTO, in cui si mette a disposizione delle scuole un modello per gestire le diverse fasi e la documentazione che accompagna l’esperienza, che le scuole possono adattare alle esigenze del territorio e delle imprese in cui sono inseriti gli studenti.

Unioncamere ha creato la piattaforma nazionale per la certificazione delle competenze, che è lo strumento attraverso cui sono gestite e monitorate le esperienze formative degli studenti in azienda; sono caricati i dati a cura di tutti i soggetti coinvolti; è predisposto e reso disponibile per ciascun allievo il dossier delle evidenze; sono svolti i test per la certificazione delle competenze e registrati i risultati. Unioncamere ha registrato il marchio “COMPETENZA CERTIFICATA”, in analogia con le certificazioni linguistiche o informatiche rilasciate da enti terzi riconosciuti, rilasciato in licenza alle Camere di Commercio, che sul territorio provvedono ad erogare i servizi previsti per l’accesso alla certificazione.

A domanda individuale, al termine del percorso frequentato, lo studente può candidarsi a svolgere un test online sul portale camerale volto a verificare il possesso delle conoscenze, delle abilità e delle soft skill correlate per le competenze oggetto dell’attività. Il test, di carattere pratico, fa riferimento a contesti e ambientazioni aziendali, riprodotte anche tramite tecnologie di realtà virtuale.

Il dossier delle evidenze e i risultati del test sono forniti alla Commissione terza di valutazione – nominata dalla Camera di Commercio e composta da esponenti degli stakeholder e da esperti del settore – che valida l’intero iter procedurale e, in caso positivo, rilascia le attestazioni di competenza.

Agli studenti che superano positivamente l’intero percorso è rilasciato un “open badge” per ciascuna competenza certificata, un oggetto digitale cioè che, attraverso i metadati contenuti, permette di codificare e comunicare in maniera sicura e trasparente le competenze, le abilità e le soft skill connesse, l’ente che ha rilasciato l’attestazione, la metodologia di ottenimento ed altre ulteriori informazioni utili.

Grazie alla sua forma, grafica e tecnologica al tempo stesso, la certificazione consente allo studente di rendere immediatamente riconoscibile l’ambito e il settore professionale che identifica il suo percorso formativo, di condividere dati e informazioni supportati da evidenze, di esibire a soggetti terzi l’attendibilità dell’informazioni, di condividere i dati online e sulle piattaforme social.

Questa rinnovata alleanza tra scuola e mondo del lavoro, che attraverso la sinergia punta ad innalzare la qualità della formazione, intende rendere più robusti e incisivi i processi di orientamento, formazione e accompagnamento dei giovani verso un inserimento professionale più soddisfacente per tutti. L’auspicio è che un numero crescente di imprese, aderendo a questo progetto, si renda disponibile a partecipare attivamente alla formazione delle giovani generazioni.

Rossella Mengucci, Dirigente scolastica in quiescenza – Esperta Istruzione Tecnica e  Professionale

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