Dal G7 Turismo visione globale per un settore sostenibile, innovativo e inclusivo
Il G7 Turismo tenutosi a Firenze ha tracciato un nuovo percorso per un settore turistico più sostenibile e innovativo, con un focus su intelligenza artificiale, capitale umano e gestione responsabile delle destinazioni. I ministri hanno definito azioni concrete per garantire una crescita equilibrata, rispettando le comunità locali e l’ambiente
L’edizione fiorentina del G7 Turismo ha segnato un momento storico per il settore, con l’adozione di una strategia condivisa che guarda al futuro del turismo globale. Sotto la guida del ministro del Turismo italiano Daniela Santanchè, i rappresentanti delle principali economie mondiali hanno discusso come affrontare le sfide globali, promuovendo un modello di turismo sostenibile, inclusivo e capace di rispondere alle richieste di innovazione, sicurezza e digitalizzazione
Il documento finale adottato dai ministri del G7 riflette un consenso unanime sulle priorità del settore, riconoscendo il turismo come un motore essenziale per la crescita economica e per la promozione della coesione sociale e interculturale. “Se il turismo è stato messo per la prima volta al centro delle economie G7, è merito dell’Italia, è una vittoria tutta italiana”, ha dichiarato Santanchè, aggiungendo che il turismo ora non può più essere visto come un settore marginale, ma come una leva fondamentale per lo sviluppo globale.
La visione delineata include un impegno comune per integrare il settore con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, mirata a massimizzare i benefici socioeconomici e a gestire le esternalità legate all’impatto sulle comunità locali e sull’ambiente. La digitalizzazione, e in particolare l’intelligenza artificiale, sono stati identificati come strumenti fondamentali per l’innovazione e la sostenibilità nel turismo, con l’obiettivo di migliorare la gestione delle destinazioni e ottimizzare l’esperienza dei turisti.
Il capitale umano come motore di crescita
Uno dei temi più rilevanti emersi dal G7 è stato il riconoscimento del capitale umano come elemento centrale per lo sviluppo del turismo. I ministri hanno sottolineato l’importanza di investire nella formazione professionale, affinché i lavoratori del settore possiedano le competenze tecniche e trasversali necessarie per affrontare le sfide future. “Il turismo è un settore che richiede professioni altamente specializzate, capaci di adattarsi alle innovazioni tecnologiche e di rispondere alla crescente domanda di sostenibilità,” ha dichiarato Santanchè enfatizzando il ruolo della formazione come chiave per un settore competitivo e in grado di rispondere alle esigenze dei consumatori moderni.
L’incremento delle competenze in ambito turistico deve quindi orientarsi verso l’acquisizione di capacità legate al turismo sostenibile e all’applicazione delle nuove tecnologie. Le professioni turistiche non sono solo legate alla gestione operativa delle destinazioni, ma comprendono anche aree di competenza trasversali come la comunicazione, la gestione dei flussi turistici e la capacità di adattamento alle dinamiche globali.
Sostenibilità e intelligenza artificiale: sinergie per il turismo del futuro
Nel corso dell’evento si è evidenziata la necessità di promuovere un turismo sostenibile che rispetti le comunità locali e l’ambiente, bilanciando i benefici economici con la tutela delle risorse naturali. Le tecnologie digitali possono consentire un monitoraggio più preciso delle destinazioni e una gestione più efficiente delle risorse, riducendo l’impatto ambientale e migliorando l’esperienza dei turisti.
Affitti brevi, sicurezza e gestione locale
Tra i temi dibattuti anche la crescente rilevanza degli affitti brevi, con un focus particolare sulla regolamentazione di questo fenomeno in modo che il turismo possa crescere senza compromettere la qualità della vita delle comunità locali. Il governo francese, ad esempio, ha recentemente introdotto una legge per regolamentare gli affitti brevi, cercando di coniugare la crescita del settore con lo sviluppo sostenibile. Anche in Italia, sebbene siano state introdotte nuove normative, il tema rimane caldo. Santanchè ha sottolineato la necessità di un maggiore impegno sulla sicurezza, riferendosi alla necessità di garantire l’identificazione degli ospiti nelle locazioni turistiche, menzionando il fenomeno delle key box, molto diffuse in città d’arte come Firenze.
Il valore dei borghi e la distribuzione dei flussi
Un altro tema centrale della discussione è stato il valore dei borghi e delle piccole città nel panorama turistico globale. Il turismo diffuso, che interessa i piccoli centri storici, rappresenta una risorsa fondamentale per la decongestione delle grandi città d’arte e per la promozione di un turismo più equilibrato. I ministri hanno visitato Monteriggioni, un borgo medievale in provincia di Siena, come esempio di come i piccoli borghi possano diventare una risorsa per il turismo sostenibile. Secondo studi recenti, i borghi italiani rappresentano circa il 70% dei Comuni e contribuiscono al PIL nazionale con oltre 5 miliardi di euro ogni anno, oltre a ospitare circa 10 milioni di residenti.
Un modello per il futuro
Il G7 Turismo ha anche accolto delegazioni da Brasile, Egitto, India e Arabia Saudita, insieme a rappresentanti di organizzazioni internazionali come l’OCSE e l’UNWTO. Il dialogo con questi Paesi ha permesso di ampliare la discussione sulle applicazioni dell’intelligenza artificiale nel turismo, confermando l’intenzione di adottare un modello condiviso che possa essere applicato anche al di fuori del contesto del G7.
Ogni testo è redatto da l’Albergo, proprietario dei diritti di proprietà intellettuale.
Qualunque riproduzione, anche parziale è vietata, così come l’utilizzo del logo senza preventiva autorizzazione scritta è perseguito a termini di legge.