Decreto Ristori bis, ecco i nuovi codici Ateco a cui spettano i contributi

Decreto Ristori bis, ecco i nuovi codici Ateco a cui spettano i contributi

E’ stato pubblicato oggi sulla Gazzetta Ufficiale (qui il testo completo) il Decreto Ristori bis; prevede all’articolo 2 un nuovo contributo a fondo perduto destinato agli operatori IVA dei settori economici interessati dalle nuove misure restrittive del Dpcm del 3 novembre 2020.

Le misure del decreto Ristori bis valgono 2,5 miliardi di euro, che si aggiungono ai 5 miliardi del precedente dl Ristori in vigore dal 29 ottobre. Una delle principali novità del decreto Ristori bis è la sospensione dei contributi previdenziali e assistenziali per i datori di lavoro delle attività danneggiate. Le attività della zona gialla possono beneficiare della sospensione dei versamenti per il mese di novembre, mentre quelle delle regioni zona arancione e rossa anche per mese di dicembre. In vista del peggioramento della situazione, nel provvedimento c’è un fondo da 340 milioni nel 2020 e 70 milioni nel 2021 per aiutare le attività danneggiate se ci saranno nuove zone arancioni o rosse.

Decreto Ristori bis, a chi spettano i contributi a fondi perduto

È riconosciuto un contributo a fondo perduto a favore dei soggetti che:

– alla data del 25 ottobre 2020 hanno la partita IVA attiva;

– dichiarano di svolgere come attività prevalente una di quelle riferite ai codici ATECO riportati nell’Allegato 2 al decreto Ristori bis;

– hanno il domicilio fiscale o la sede operativa nelle aree del territorio nazionale, caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto, individuate con Ordinanze del Ministro della salute adottate ai sensi dell’articolo 3 decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 3 novembre 2020.

Il contributo spetta a condizione che si sia registrato un calo di fatturato di almeno un terzo tra aprile 2020 e aprile 2019 (fa fede la data di effettuazione dell’operazione di cessione di beni o di prestazione dei servizi).

Chi ha già beneficiato dei precedenti ristori riceverà il bonifico diretto sul proprio IBAN. Chi non ha mai presentato istanza, deve inoltrare la domanda esclusivamente mediante la procedura web e il modello approvato con il provvedimento del Direttore delle Entrate.

Decreto Ristori bis, i codici Ateco delle nuove attività

Da una parte, il decreto amplia i codici Ateco beneficiari delle misure del decreto Ristori 1 del 28 ottobre. Sono ad esempio inclusi diverse attività del turismo e ristorazione: alberghi, parchi, terme, teatri, musei, trasporti, organizzatori eventi e feste, fotografi, lavanderie, guide turistiche, traduttori (allegato 1).
Dall’altro (allegato 2), il decreto include un elenco dei nuovi codici Ateco beneficiari dei ristori in seguito alle nuove misure restrittive relative alle zone rosse, con particolare attenzione a negozi ed esercizi commerciali, dai vestiti ai mobili alle mercerie fino alle armi, ai sexy shop, alle attività di tatuaggio e piercing.
Ecco nel dettaglio, l’elenco completo delle attività (con codici Ateco) che riceveranno gli indennizzi, e le relative percentuali di ristoro.

Nell’allegato 1 sono presenti vari codici del turismo e della ristorazione nonchè alcuni casi dell’indotto: il mondo alberghiero, l’extralberghiero imprenditoriale, parchi, terme, teatri, musei, trasporti, organizzatori eventi e feste, fotografi, lavanderie, guide, traduttori, etc.
Nell’allegato 2 c’è invece tutto il settore retail interessato dalle nuove zone rosse.

 

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