Eventi: via libera del Cts a utilizzare le location al 100% di capienza live, all’80% se al chiuso

Eventi: via libera del Cts a utilizzare le location al 100% di capienza live, all’80% se al chiuso
Il Comitato tecnico scientifico riunitosi lunedì 27 settembre, ha dato l’ok per estendere i limiti di capienza fermi da mesi al 50%. Gli operatori di eventi e congressi, avevano chiesto la piena capienza, così come la filiera della musica live. Toccherà ora al presidente del Consiglio Mario Draghi dopo l’incontro con i ministri, forse già il primo ottobre, prendere una decisione, he difficilmente però potrà essere più restrittiva di quella del Cts, ed eventualmente equilibrare le differenze tra eventi sportivi ed eventi culturali.

Il Comitato tecnico scientifico ha rivisto i limiti di capienza per i luoghi “nei quali si svolge attività culturale, sportiva, sociale e ricreativa“.

E’ stato chiesto a gran voce nei gorni scorsi dagli operatori della event & meeting industry aderenti a Federfongressi, ma anche da chi opera nella filiera della musica live, che si tornasse alla piena capienza delle location per eventi, congressi e spettacoli.

Finalmente il Cts si è riunito rilasciando il parere ‘tecnico’ sulla questione delle capienze: via libera in zona bianca all’utilizzo al 100% di location all’aperto e all’80% di quelle al chiuso.

Per quanto riguarda le strutture sportive, 75% all’aperto e 50% al chiuso verso gli attuali 55% e 35%. 

Il Comitato raccomanda poi che siano rispettate le indicazioni all’uso delle mascherine durante tutte le fasi degli eventi, che sia posta massima attenzione alla qualità degli impianti di aereazione e che ci sia la vigilanza sul rispetto delle indicazioni.

Una nota del portavoce Silvio Brusaferro spiega che: “il Comitato, sulla base dell’attuale evoluzione positiva del quadro epidemiologico e dell’andamento della campagna vaccinale, ritiene si possano prendere in considerazione allentamenti delle misure in essere, pur sottolineando l’opportunità di una progressione graduale nelle riaperture, basata sul costante monitoraggio dell’andamento dell’epidemia combinato con la progressione delle coperture vaccinali nonché degli effetti delle riaperture stesse”

Le concessioni sono state al momento solo parziali e non hanno toccato i seri problemi del mondo MICE che è costretto ancora a seguire protocolli definiti anacronistici con la netta discesa della pandemia dalla seconda metà di settembre in avanti. Si spera quindi che il Governo tenga conto anche degli eventi business nel prossimo ‘decreto riaperture’, come spiega la presidente di Federcongressi&eventi, Alessandra Albarelli: “Bene l’aumento della capacità per teatri e cinema ma ci auguriamo che questa volta il Governo sia equo: se è giunto il tempo di porre fine al distanziamento nei luoghi della cultura è anche tempo di cancellarlo nei luoghi che promuovono non solo cultura ma anche innovazione e business. Ricordando e sottolineando che eventi e congressi sono luoghi di lavoro.”

 

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