Il mondo dell’Horeca a Cibus che riapre in presenza la stagione fieristica

Il mondo dell’Horeca a Cibus che riapre in presenza la stagione fieristica

Si è tenuta in questi giorni a Parma, con ottimo successo di pubblico, la XX° edizione di Cibus, organizzata da Fiere di Parma e Federalimentare, che ha riaperto le fiere in presenza nel nostro Paese dimostrando l’importanza e la necessità degli incontri diretti tra gli operatori del food. E i numeri della XX edizione parlano chiaro: duemila aziende espositrici, quasi 40mila visitatori di cui 2mila dall’estero.

I principali operatori internazionali che non sono potuti venire hanno inviato i loro sourcer e i loro broker – ha riferito Antonio Cellie, ceo di Fiere di Parmaper non perdere l’opportunità di scoprire le tante innovazioni presenti in fiera. Perché Cibus è esattamente questo: la capacità di innovazione del nostro agroalimentare che incontra una crescente domanda mondiale di authentic Italian”.
 
Cibus celebra anche il raggiungimento dei 50 miliardi di euro annui di export, obiettivo fissato dal settore all’Expo 2015 e mancato nel 2020 causa Covid, come ha sottolineato Ivano Vacondio, Presidente di Federalimentare: “L’industria alimentare raggiungerà a fine anno i 40 miliardi di euro, cui andranno sommati 10 miliardi di euro dell’agricoltura. L’export è importante, anche perché i consumi interni presentano da anni un trend piatto. Dunque, dobbiamo puntare su mercati in forte crescita come quelli del Vietnam, della Malaysia, della Corea e altri. Una spinta al cambiamento verrà sicuramente dal PNRR, anche se si deve parlare di sostenibilità ambientale, economica e sociale”.

Le risorse per l’evoluzione del settore agroalimentare

E’ stato uno dei temi ricorrenti della XX edizione di Cibus, anche al convegno “PNRR: Strumenti per i giovani imprenditori dell’agroalimentare” organizzato dai Giovani di Confagricoltura – ANGA e di Federalimentare. “Il PNRR può contribuire a rilanciare il mondo agricolo e agroalimentare, oggi abbiamo rilevato che gli strumenti sono adatti, abbiamo solo bisogno di pragmatismo e tempi certi” – ha dichiarato Francesco Mastrandrea, Presidente dei Giovani di Confagricoltura.

Tuttavia, bisogna evitare eccessi e fughe in avanti – ha avvertito Alessandro Squeri, Presidente dei Giovani di Federalimentare – La sostenibilità è un tema centrale, ma non possiamo permettere che diventi un sinonimo di decrescita. Deve essere intesa in termini di innovazione per tutta la filiera, senza però che questo diventi un limite”.

Il PNRR stanzia per la rivoluzione verde e la transizione ecologica più del 30% del totale (quasi 60 miliardi di euro), di cui 2,8 miliardi sono dedicati all’agricoltura sostenibile e all’economia circolare, con investimenti che riguardano lo sviluppo di una filiera agricola e alimentare smart e sostenibile.

Sul tema dell’etichettatura nutrizionale dei prodotti alimentari va registrata la posizione di Confagricoltura, espressa nel corso del convegno “L’informazione nutrizionale in Europa”. “La partita che si gioca è ampia – ha detto Massimiliano Giansanti, Presidente di Confagricoltura – perché riguarda il futuro dell’agricoltura italiana e dell’industria alimentare, è la partita tra il cibo sintetico e quello generato dalla terra. Va detto che a livello europeo le posizioni sul Nutriscore, inizialmente contrarie alla posizione italiana, stanno cambiando. Insieme a tutta la filiera possiamo vincere la battaglia a difesa della corretta informazione, dell’agricoltura e di tutto il comparto agroalimentare”.

All’interno dell’area delle aziende Horeca, interessante il convegno, organizzato da Dolcitalia, sulle problematiche del settore dei bar, ristoranti e affini. “Il mondo dell’Horeca sta uscendo da un periodo assai difficile, che però ci dà l’occasione per un grande cambiamento – ha detto Stefano Raffaglio, Direttore di Dolcitalia – Il canale ha bisogno di aumentare il livello culturale, quello organizzativo e professionale e fare passi decisi verso la digitalizzazione”.

Assobibe e Confagricoltura hanno organizzato il convegno “La filiera delle bevande analcoliche, rischi e opportunità”, nel corso del quale è stata espressa una forte preoccupazione per gli effetti della sugar tax: le stime parlano di -5mila posti di lavoro e -250 milioni annui di approvvigionamenti italiani in meno.  Tespi Mediagroup ha organizzato la tavola rotonda ‘Il banconista: passione e professione’, per sottolineare il valore di una figura fondamentale nel mondo dell’alimentare, mettendo a confronto diverse esperienze.

 

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