Ivana Jelinic nuovo CEO di ENIT scelta dal Ministro del turismo Santanchè

Ivana Jelinic nuovo CEO di ENIT scelta dal Ministro del turismo Santanchè

Ivana Jelinic è il nuovo amministratore delegato di Enit, voluta fortemente dal ministro del Turismo, Daniela Santanchè, che l’ha designata in queste ore.

Jelinic è la donna più giovane ai vertici dell’Enit. Ha iniziato prestissimo la sua carriera, maturando una lunga esperienza e un background profondamente radicati nel settore. Abbiamo raccolto anche alcune sue risposte su Facebook e le pubblichiamo.

Ringrazio il ministro Daniela Santanchè per la fiducia che ha riposto in me – dichiara Jelinic – affidandomi un ruolo così strategico e delicato che mi onora, mi carica di responsabilità e che rappresenta una sfida prestigiosa e avvincente. Quando in Umbria è nato il mio primo progetto di incoming su base regionale scommettemmo su un gruppo di agenzie che volevano superare il concetto della microdimensionalità. Mi piace immaginare che anche il lavoro che andrò a sviluppare in Enit – raccogliendo il testimone di Roberta Garibaldi – possa amplificare le potenzialità e il valore del turismo italiano e del brand Italia. Ce la metterò tutta con la passione e lo spirito di squadra che mi hanno accompagnato fino ad oggi” ha concluso Jelinic.

In un post su Facebook, il nuovo A. D. dell’Enit ha inoltre scritto:

Nel mio cuore sono e sarò sempre un agente di viaggio, piaccia o no. Passato il tempo dei festeggiamenti, da domani ci rimettiamo al lavoro per il turismo italiano, senza bandiere e senza preferenze”.

Cosa c’è in cima alla tua agenda Enit?

Oltre ai passaggi tecnico-formali, come la presentazione alle Regioni e così via, mi sono già posto una serie di obiettivi: ascoltare sempre di più le amministrazioni locali e fare sistema anche con i principali interlocutori nel mondo dei trasporti, da Ita Airways alle ferrovie. È fondamentale che molte attività vengano svolte insieme: questa sinergia sarà una leva importante nei pacchetti di servizi per gli stranieri in visita in Italia“.

La carica di presidente dell’Enit è ancora vacante. Cosa ci dice a riguardo?

Ancora non è stata presa una decisione. Si è deciso di partire dall’amministratore delegato per rimettere in moto la macchina, dopodiché si passerà alla presidenza“.

Con quale spirito si separa da Fiavet?

Saluto una federazione a cui ho dato tanto e che mi ha dato tanto. Lascio un pezzo del mio cuore. Ammetto che è doloroso, anche perché mi sento la mia creatura in cui ho fortemente creduto e di cui mi sono fatta responsabile. Non è facile, ma è una scelta inevitabile. Come amministratore pubblico, non voglio che ci siano elementi di conflitto. Sarà mio dovere dialogare con tutti, prestando attenzione a 360 gradi agli interlocutori. Lasciare la Fiavet mi fa male, ma è la scelta migliore”.

Cosa si aspettano gli adv e gli operatori italiani?

Più opportunità. È nostro dovere consentire alle aziende di sviluppare e incrementare il proprio business. Lo Stato deve essere un “facilitatore”, deve sostenere le imprese che a loro volta devono produrre l’economia. Nel mio cuore sono e sarò sempre un agente di viaggio, piaccia o no. Passato il tempo dei festeggiamenti, da domani ci rimettiamo al lavoro per il turismo italiano, senza bandiere e senza preferenze. Darò il massimo con la passione e lo spirito di squadra che mi hanno accompagnato fino ad ora“.

 

Nota biografica

Ivana Jelinic ha maturato un’esperienza ventennale occupandosi giovanissima di temi decisivi per le politiche turistiche distributive. Dalla sua agenzia di viaggio, a Panicale in provincia di Perugia, ha disegnato le prospettive di un settore partendo da un’ottica microeconomica per pianificazioni nazionali e internazionali mai così vicine alle imprese. In particolare, ha creato una rete di aziende turistiche locali per sviluppare l’incoming ed esportare il valore delle singole identità territoriali. Consigliere camerale dell’Umbria dal 2015, ha ricoperto prima l’incarico di presidente regionale di Fiavet (Federazione italiana associazioni imprese di viaggi e turismo) in Umbria per poi diventare, nel 2018, la più giovane presidente nazionale di Fiavet rieletta per acclamazione al secondo mandato. Esperta anche di meeting industry, dal 2020 siede nel Cda del Convention Bureau Italia. Come capo delegazione nelle trattative sindacali, è stata artefice di una serie di accordi decisivi, ottenendo il primo Contratto nazionale collettivo di categoria per le agenzie di viaggio. Riserva una costante attenzione alle nuove generazioni e alle donne, cui ha dedicato ricerche e indagini di categoria strategiche per il futuro del comparto. Ha contribuito al dibattito sul turismo e a mantenere viva l’attenzione sul tema durante i momenti difficili della pandemia.

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