Ospitalità, Energia, Ambiente: quattro chiacchiere sul green a tutto campo

Ospitalità, Energia, Ambiente: quattro chiacchiere sul green a tutto campo

Bisognerà arrivare a contabilizzare i consumi dei clienti in albergo per sanzionare i comportamenti insostenibili e gli sprechi di acqua e di energia.

La Sostenibilità ambientale ci è molto cara: tutti vorremmo un ambiente pulito, energia pulita, criteri di coibentazione efficaci, caldaie ad alta efficienza e bassi consumi. impianti di raccolta, smaltimento e rigenerazione per i rifiuti. Ma la Sostenibilità rischia di esser “Cara” in altri termini: per gli alberghi e le strutture ricettive che si vogliono sostenibili gli investimenti necessari sembrano infiniti.

Un rapido elenco degli elementi da considerare raccoglie:
impianto fotovoltaico per la produzione energetica rinnovabile, cappotto termico per la conservazione energetica, pavimentazioni e pareti coibentanti, caldaie a basso consumo, impiantistica idraulica a prova di dispersione, fermo restando che se il cliente lascia accese tutte le luci e sta sotto la doccia calda come se non ci fosse un domani un bel po’ di sforzi fatti per rendere sostenibile l’accoglienza e la struttura vengono vanificati.

Quindi: mettiamo un contatore dei consumi nelle singole stanze e facciamo come fanno le low-cost con i bagagli dei passeggeri: fino a un tot di consumo è incluso, oltre quel tot si paga il sovrapprezzo.
Se però caldaie, tetti, impianti, cappotti termici rientrano in un’ottica funzionale e strutturale, ovvero sono comunque investimenti da valutare sul lunghissimo periodo, soggetti a (possibili) contributi e ad una valutazione specifica relativa all’ammortamento, la questione della Sostenibilità si amplia quando affrontiamo i servizi erogabili al cliente.
Dobbiamo disporre di bici e monopattini elettrici da noleggiare? O di Golf-Car per nuclei familiari o gruppi di amici? Dobbiamo disporre di una colonnina/stazione di ricarica per auto elettriche? Dobbiamo rendere ogni stanza autonoma sotto il pofilo della tecnologia infotelematica?

E quanto ci costa un “adeguamento” del genere?

Volendo entrare nei dettagli potremmo parlare della prima colazione, che rappresenta un costo non indifferente per l’albergatore. Che fare del “prodotto a km 0“, ormai ritenuto imprescindibile nel criterio della Sostenibilità? Serve? Non serve? E’ davvero utile e discriminante sapere che le uova servite strapazzate arrivano dalla cascina che si intravede dalla finestra? Che il pane è stato cotto nottetempo nel forno a legna visitabile il giorno dopo? O che il tovagliato viene lavato senza utilizzare detersivi inquinanti?
Insomma: il mondo clean e sostenibile è magnifico, ma quanto costa essere “100% sostenibili” e quanto incide tale Sostenibilità nella struttura del prezzo? Alla fine, con un prezzo così, i clienti verranno?

Informazioni su

Ho operato nel settore del Marketing alberghiero e turistico per oltre 30 anni, spesi fortunatamente non nel fare per trent'anni la stessa cosa ma cercando, per trent'anni, di migliorare e innovare quello che facevo. Con una consistente esperienza di formatore e docente, ho anche bighellonato nel mondo del giornalismo.

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