Regionalità, sostenibilità, salubrità: sarà questa la colazione del futuro?

Regionalità, sostenibilità, salubrità: sarà questa la colazione del futuro?

Colazione salubre e sostenibile? Yes, we can. Questo l’interrogativo a cui si è risposto con idee e suggerimenti a Hotel, fiera per hôtellerie e ristorazione che si è svolta a Bolzano ad ottobre. Sul palco dell’Hotel Connects Stage, Angelo Carrillo, giornalista ispettore per la guida ai “Ristoranti d’Italia” dell’Espresso

Il talk tenutosi ad Hotel si è aperto con una panoramica sulle diverse tipologie di colazione in hotel: continentale, anglosassone e ted-med, ovvero un mix tra la colazione tedesca e quella mediterranea, presente in Alto Adige e ricca di alternative. La colazione altoatesina è infatti in grado di offrire un range vario di soluzioni come latte, burro, yogurt, pane di frumento, di segale o di pasta acida e salumi e inoltre va incontro ai vari trend che si sono affermati negli ultimi anni. Tra tutti spicca quello della sostenibilità, che coinvolge direttamente anche il mondo del cibo e della cucina.

Le nuove generazioni, sempre più informate, vogliono scoprire la storia di ciò che mangiano e bevono. Sono eco-friendly, attente alla salute e allo stesso tempo desiderose di sperimentare nuovi sapori. Oltre che prevedere prodotti local, la colazione in hotel deve mantenere anche l’attenzione verso l’ospite più esigente, prevedendo sempre più spesso piatti “fusion”, già presenti in molti menu dei ristoranti.

La proposta breakfast deve essere inoltre in grado di soddisfare il viaggiatore consapevole e attento alla propria salute, che apprezza estratti di frutta e verdura, cesti di frutta fresca stagionale, pane biologico, dolci realizzati con lievito madre compresi i classici cornetti, frutta bio e fiocchi d’avena. Non deve mancare poi la parte proteica, con l’impiego di uova di origine controllata e locale, preferibilmente bio e senza antibiotici da utilizzare in tutte le preparazioni classiche, dalle omelette, alle crepes, o le frittate di albume, funghi e verdure grigliate. Importante anche il carrello dei salumi e formaggi anche questi meglio se locali e certificati e con alternative ittiche a prodotti generici e inquinanti come i salmoni di allevamenti (vedi i salmerini).

Tra i prodotti che non possono mancare nei buffet ci sono sicuramente alcuni classici come lo yogurt o il kefir, un latticino fermentato naturalmente, ma anche nuovi prodotti come la pizza (spesso bianca), i pancakes, preparati come da tradizione solo con la pasta madre; il gaufre (o “waffel”, nella versione tedesca), il gelato. Non possono mancare poi i cerali preferibilmente preparati come il porridge o il “mosa”, il tipico piatto del Trentino e dell’Alto-Adige che consiste in una sorta di polentina cotta con il latte.

Oltre a questi prodotti, si deve sottolineare anche la tendenza a inserire nel buffet salato i sapori etnici, che si sta affermando anche grazie al costante aumento di ospiti provenienti da Medio ed Estremo Oriente. Si tratta di nuove abitudini che stanno a indicare anche la complessità di gestione di un tavolo della colazione oggi in hotel, ma sono tendenze che non avranno un ritorno alle origini, ovvero a cappuccino e brioche, perché oggi fare colazione in hotel sta diventando un lusso accessibile e molte persone desiderano provarlo. Un territorio vocato all’agricoltura di qualità e l’attenzione alle tendenze culinarie fanno dell’Alto Adige il luogo perfetto per esplorare un nuovo concetto di colazione in hotel.

La colazione del futuro avrà dunque tre nuovi paradigmi: “Saperi&Sapori”, ossia l’importanza di conoscere il reale Pedigree dei prodotti; “Regionalità e Km 0”, con un’attenzione particolare verso l’origine e la sostenibilità delle produzioni agroalimentari impiegate; “Benessere&Salute”, la colazione dovrà essere dietetica e composta da prodotti lavorati in maniera corretta.

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