A BIT 2023 si rafforza il rilancio del travel e si analizza il futuro del turismo

A BIT 2023 si rafforza il rilancio del travel e si analizza il futuro del turismo

Si preannuncia da non perdere BIT 2023 programmata nei padiglioni Alianz Mico Milano – sia per viaggiatori e vacanzieri (ai quali è riservata domenica 12 febbraio), sia per i professionisti del turismo cui sono dedicati lunedì 13 e martedì 14.

Gli istituti specializzati convergono nel prevedere che nel 2023, perdurando i trend del 2022, si ritornerà ai livelli pre-covid. Alcuni operatori non escludono, forse con un po’ di ottimismo, la possibilità di superarli. Certamente, salvo eccezioni, sono cadute le barriere psicologiche che avevano ancora condizionato la passata stagione e a livello mondiale si è riaccesa la volontà di raggiungere destinazioni più lontane: BIT sarà il primo momento in cui poter verificare sul piano del business tali previsioni, peraltro già confermate dal numero e dalla qualità degli espositori e dal ritorno di molti degli assenti alle ultime edizioni.

Un’interessante fotografia quantitativa e qualitativa dei flussi turistici 2022 è stata fornita a gennaio  dall’Organizzazione Mondiale del Turismo che monitora trimestralmente i flussi attraverso il Tourism Barometer (struttura che interpreta i dati aggiornati considerando anche gli scenari che emergono dalle elaborazioni dei trend effettuate da diversi panel di esperti): nel 2022 oltre 900 milioni di turisti hanno varcato le frontiere del proprio Paese, cioè circa il 63% del numero pre-pandemico, dato che – nonostante le gravi crisi  in atto (Ucraina, Iran…) e le incerte relazioni internazionali con un  partner importante come la Cina – fa presupporre un recupero dei livelli 2019. I dati europei sono ancora più positivi: 585 milioni gli arrivi nel 2022 pari all’80% del dato pre-covid. Le prospettive quindi non possono non indurre a un cauto ottimismo considerando che permane inalterato nel mondo il desiderio di visitare il nostro continente e soprattutto l’Italia. Purtroppo – a causa di alcune debolezze di sistema che condizionano e frenano anche il turismo – non sempre il desiderio si trasforma in arrivi e presenze. Infatti i dati forniti dalla Banca d’Italia per i primi nove mesi del 2022, pur essendo molto positivi (56 milioni di viaggiatori provenienti da Paesi esteri) e segnando un incremento del 94% sull’anno precedente (fortemente condizionato dalla pandemia), segnalano un gap del 26% sul dato pre-covid contro la media europea del 20%.

È in questa atmosfera oggettivamente positiva che domenica 12 febbraio Bit sarà inaugurata dalla giornata dedicata al pubblico, giornata da non sottovalutare (o da considerare folcloristica o inutile secondo il concetto di ritenere importante unicamente l’aspetto commerciale) consentendo agli operatori di verificare le aspirazioni dei potenziali turisti e vacanzieri ed eventualmente calibrare le proprie offerte con la realtà: spesso è l’interpretazione dei singoli particolari a rendere vincente o più appetibile un’offerta.

Se è vero che la pandemia ha acuito il desiderio di viaggiare e vivere ciò che si era potuto solo sognare, è anche vero che la stasi dalla convulsa vita quotidiana ha permesso o obbligato a riflettere sul vero senso della vita: vivere non in affanno, ma in modo slow assaporando piaceri e delizie che la natura e le opere dell’ingegno umano offrono. È questo il filo conduttore di BIT 2023 particolarmente evidente nel Salone delle Regioni, ricco di proposte che  coinvolgono antichi cammini o un turismo enogastronomico che unisce alla conoscenza dei territori anche il piacere di imparare a cucinare un piatto regionale poco noto con cui stupire gli amici o vivere l’affascinante esperienza della raccolta delle olive con l’emozione di vedere sgorgare il primo olio o la grande festa della vendemmia o conoscere le erbe officinali con una guida che ne spieghi virtù  e utilizzo o ancora scoprire piante e fiori negli splendidi giardini storici che impreziosiscono le nostre regioni, oppure si possono trovare proposte per vacanze favolose diverse dall’usuale e caratterizzate da sostenibilità e consapevolezza.

Sostenibilità e ricerca di esperienze originali caratterizzano anche molte delle proposte dell’area Leisure in cui si possono trovare viaggi sia a breve/medio raggio, sia che necessitano l’aereo.
Da non perdere il Mice Village che raccoglie il meglio del business travel, mentre in Tourism Collection possono essere contattati i maggiori player della filiera, tra cui i vettori aerei e Trenitalia e l’importante presenza di Tour Operator che allinea accanto ai grandi nomi una interessantissima realtà di nicchia.

Bit si conferma – attraverso un importante momento congressuale che si dipana nelle tre giornate – un appuntamento in cui si evidenziano i temi emergenti declinandoli in modo da suggerire opportunità di crescita. Tra i molti convegni, di notevole interesse quelli dedicati al turismo naturalistico, al turismo open air e a quello enogastronomico, alle opportunità del luxury (hotel, crociere, aerei e shopping), al made in Italy in relazione ai grandi eventi e al territorio, all’Italia d’alta gamma con la sua capacità di realizzare esperienze tanto esclusive quanto inclusive e alle crociere viste in relazione alla ristorazione e agli effetti della inserimento di porti minori. Non mancano, infine, gli appuntamenti con la tecnologia e la trasformazione digitale in relazione alle aspettative dei viaggiatori e alle sfide di un futuro quasi presente. Tematiche illustrate sul piano espositivo da Be Tech in cui si possono conoscere alcune delle più dinamiche realtà del settore.

Da segnalare, infine, un’importante iniziativa di FieraMilano volta a concretizzaare il proprio contributo al processo di decarbonizzazione e a rispettare la crescente richiesta dei turisti del rispetto dell’ambiente e dell’etica in difesa delle comunità locali: insieme a Bit ha avviato un processo di misurazione delle emissioni di CO2 in tutte le fasi dell’evento per ridurre gli impatti ambientali generati.

Info: www.bit.fieramilano.it; @BitMilano

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