La “tassa di soggiorno maggiorata” incombe su albergatori e turisti: va modificata!

La “tassa di soggiorno maggiorata” incombe su albergatori e turisti: va modificata!

Il momento di incertezza nel quale ci troviamo da alcuni mesi pone molti interrogativi, non solo agli imprenditori dell’ospitalità ma a tutto il Paese, in quanto la recessione sta spingendo alle stelle i costi dei beni di consumo oltre a quelli energetici. Ci sono per fortuna anche dei dati di flussi turistici ed occupazione confortanti legati alle vacanze natalizie e di fine d’anno con il successo delle destinazioni italiane a scapito di quelle estere e con una buona presenza distribuita sull’arco alpino come pure nelle città d’arte.

Come sapete c’è un nuovo balzello che incomberà sul turista e su chi lo ospita: si tratta del forte incremento per la “tassa di soggiorno” di hotel e alberghi che è stato approvato con un emendamento nella Manovra 2023, per volontà del Partito Democratico, scatenando le proteste di molte associazioni di categoria: tale aumento dell’imposta potrà crescere “fino alla soglia di 10 euro“.

La tassa maggiorata andrà ad accrescere il gettito dei Comuni – come è stato sino ad ora – e proprio questo è il punto critico per Federalberghi: da tempo l’associazione chiede che i ricavi dell’imposta di soggiorno vengano destinati per riqualificare gli stabili delle strutture ricettive. E’ inaccettabile che nelle località più turistiche del nostro Paese si cerchi di far cassa a spese del turismo, trincerandosi dietro costi sostenuti per ordinarie manutenzioni.

Anche Confindustria Alberghi è fortemente critica e sottolinea che le 22.000 aziende del settore alberghiero sono strangolate dal carico fiscale e dagli aumenti che in alcuni casi stanno superando ampiamente il dato impressionante dell’inflazione. Già a fine 2020 il ricorso all’indebitamento bancario nel settore alberghiero era di un +45,6% a fronte del dato medio italiano di +34,5%.

Secondo Assoturismo Confesercenti l’imposta di soggiorno già costa agli ospiti delle nostre strutture ricettive più di mezzo miliardo di euro l’anno: tra questa e l’Iva su prodotti e servizi turistici. Con un rapido calcolo per una famiglia di 4 persone che stia in un hotel per una settimana sono 280 Eu in più da mettere nel budget familiare in un momento come questo coi rincari già avuti… i visitatori del nostro paese sono ormai tra i turisti più tartassati al mondo.

Per questa modifica è specificato che i Comuni debbano far riferimento ai dati, pubblicati dall’ISTAT, che riguardino la media delle presenze turistiche registrate nel triennio precedente all’anno in cui viene deliberato l’aumento dell’imposta. Infine si puntualizza che per il triennio 2023-2025 la media delle presenze turistiche da considerare è quella relativa al triennio 2017-2019. Ma l’incremento dei costi sta riducendo i margini e questo rende più difficile il recupero dei due anni di fermo causati dalla pandemia

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In questo numero torniamo a scrivere di sostenibilità e di ambiente e delle possibili proposte e soluzioni per il mondo alberghiero, ancora non abbastanza attento a questo tema che interessa sempre più i clienti esteri ma ora anche il pubblico italiano, curate dal nostro esperto Gilberto Borzini.

Sui mezzi di comunicazione si parla molto di rinnovamento alberghiero di sostenibilità energetica, di autoproduzione di energia rinnovabile, e quant’altro. Argomenti importanti, assolutamente necessari, ma che dimenticano un aspetto determinante per il successo di chi opera nel mondo dell’Ospitalità: l’elemento umano che fa la differenza, che sia la creatività di un Direttore o la disponibilità e il tempismo del personale.

Per noi è ancora quello a fare la differenza e che arricchisce le strutture dal raffinato interior design o quelle di chi ha già intrapreso la strada della sostenibilità energetica. Non a caso abbiamo riservato una rubrica fissa alla formazione, ricordando anche ai giovani la grande scuola per i nostri maître e non solo che fu l’Istituto alberghiero di Stresa.

La tecnologia ci fa guardare sempre più al futuro che sarà parte indispensabile di una evoluzione costante e temo troppo rapida; ma non dimentichiamo quanto di buono ci ha lasciato il nostro passato che dovremmo comunque apprezzare e conoscere come grande esempio che ha qualificato la nostra hotellerie.

                                                                                                                            Giulio Biasion

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