L’Hotel Vilòn riapre puntando sull’accoglienza: agli ospiti garantite sicurezza ed attenzioni

L’Hotel Vilòn riapre puntando sull’accoglienza: agli ospiti garantite sicurezza ed attenzioni

Accoglienza tra sicurezza ed attenzioni“Al Vilòn fin dal primo giorno che aprì, il primo pensiero è sempre stato quello di far sì che durante i giorni, le ore passate in hotel o al ristorante, gli  ospiti fossero felici, coccolati, al sicuro. Quasi un po’ protetti. In un certo senso quindi ora non è cambiato molto”, racconta emozionata Giorgia Tozzi, il direttore, annunciando la riapertura avvenuta il 3 giugno. “C’è da sempre tantissimo rigore sull’igiene, sulla sicurezza del cibo e degli ambienti. Ho sempre interpretato il lusso soprattutto come far sì che io e tutti i Vilòners ci prendessimo cura dell’ospite, del suo benessere e tanto più della sua salute ovviamente.”

“In vista della riapertura abbiamo lavorato con attenzione rigorosa per essere pronti ad accogliere gli ospiti con tutte le misure e le procedure di assoluta sicurezza di tutti gli ambienti e del personale anche con dispositivi di protezione individuali.  Il menu sarà scaricabile con una App sul telefonino, oppure un menu in un materiale sanificato ogni volta. In vari punti del locale saranno disponibili igienizzanti a base alcolica per quanto dalle fragranze molto piacevoli, così come le mascherine certificate sono realizzate da una sartoria artigianale napoletana”, illustra Samuele Florio, in sala e all’accoglienza.

Quindi massimo rigore sulle procedure ma senza che di questo quasi ci si accorga per far sì che il piacere sia sempre al primo posto. Quel mood Vilòn che tanto piace, quella sensazione entrando di essere in una Roma molto insolita e con un’energia particolare. E a proposito di Roma così tanto presente nel dna di un hotel charmant all’interno di un’ala di Palazzo Borghese, è ancora Giorgia Tozzi a sottolineare come in questo momento la riapertura sia anche “Un gesto d’amore nei confronti della nostra Roma, fiduciosi che questo contribuirà alla ripartenza del nostro Bel Paese.

Accoglienza tra sicurezza ed attenzioniInsomma ancora di più il Vilòn ed Adelaide soprattutto ora sembrano essere il posto del cuore, quello che quando lo si trova se ne parla e si ricorda come “il nostro posto”. Gli spazi hanno ancora più luce e ariosità, interno ed esterno quasi un ambiente unico, tra i tavoli ancora più distanza, così come tra le poltrone e i divani. Il patio, mai così fiorito come ora, un’oasi dall’aria esotica tra felci e filodendri, ha due tavoli con divanetto a parete e pochi tavoli distanziati al centro. E soprattutto per chi vuole l’esclusività più assoluta, riapre in gran spolvero la piccola quadreria, la mini sala arancione sul giardino con un solo tavolo dedicato e intorno i dipinti sulle pareti. L’ideale per una cena intima per due, oppure per tornare a cena fuori in famiglia riservando tutto lo spazio.

Stessa cucina gioiosa quella di Gabriele Muro, essenziale, vera, ricca di sapori, colore. Accoglienza tra sicurezza ed attenzioni“Non è certo cambiato il mio modo di cucinare in questi mesi, racconta anche lui un po’ emozionato come fosse la prima volta, ho solo provato tanti piatti in più a casa, un po’ preso dalla nostalgia e scalpitando per tornare in pista, anzi in cucina! Poca cucina social, ammetto, io ho proprio bisogno e voglia di sapere che gli ospiti sono di là in sala. Quello che ho continuato tanto a fare è la ricerca sulla materie prime, sui piccolissimi produttori che si ritroveranno nei miei piatti di una primavera che ha già il sapore dell’estate. Molte le novità in menu e i piatti più amati, quasi un po’ i classici di Adelaide.”

Per quanto il Vilòn ha sempre avuto quell’aria un po’ casual chic, rilassata, ora il desiderio è quello di far stare ancora di più a proprio agio gli ospiti, avere più spazio intorno, poter passare con leggerezza da una zona all’altra con informalità. Scegliere di sedere dove si vuole, trattenersi a tavola o passare del tempo sul divano prima o dopo pranzo o cena. Insomma si esce da casa, dopo esserci stati fin troppo a lungo, e per quanto qui ci si senta sicuri come a casa, ci si regala qualche ora di evasione e di felicità di essere altrove. Accoglienza tra sicurezza ed attenzioniArrivando da una via dell’Arancio così defilata, protetta dai passanti, suonando il campanello di Adelaide al  Vilòn, aspettando che ci vengano ad aprire, mai come in questo periodo, senza apparire presuntuosi, la sensazione è quella di entrare in una sorta di enclave felice, un po’ una piccola oasi protetta dove ci stavano aspettando e dove si troverà leggerezza, altri commensali, musica, quella Play List Vilòn di sottofondo. Insomma convivialità divertita e spensierata ma molto rassicurante.

Già perché dal 3 giugno al Vilòn si pranzerà e si cenerà su prenotazione così da offrire la migliore accoglienza agli ospiti, le garanzie di sicurezza e tutte le attenzioni. Ma c’è di più, se al momento della prenotazione c’è un piatto in particolare che si ama, o che si desiderebbe tanto riassaggiare, basta chiederlo e Gabriele lo preparerà apposta. Quasi un piatto dedicato che andrà a comporre la wish list dei clienti più affezionati.

Info: www.hotelvilon.com

DISCLAIMER
Ogni testo è redatto da l’Albergo, proprietario dei diritti di proprietà intellettuale.
Qualunque riproduzione, anche parziale è vietata, così come l’utilizzo del logo senza preventiva autorizzazione scritta è perseguito a termini di legge.
Taggato con: , , ,