Il Covid-19 non ha fermato le vacanze estive sulla riviera dell’Emilia-Romagna

Il Covid-19 non ha fermato le vacanze estive sulla riviera dell’Emilia-Romagna

Il movimento turistico nella Riviera dell’Emilia-Romagna durante i mesi “turisticamente utili” dell’estate 2020 (luglio-settembre), nonostante la diminuzione degli arrivi del -10,8% e delle presenze del -15,8%, presenta aspetti di positiva rilevanza, inediti rispetto alle aspettative e alle previsioni che la pandemia da Covid-19 avevano prodotto.

Nel dettaglio, si è assistito ad un calo complessivo molto limitato del movimento della clientela italiana (arrivi -1,5%, presenze -4,6%) con una logica contrazione di arrivi e presenze della clientela straniera stagionale (arrivi -48,8%, presenze -56,7%) registrata in concomitanza con la concentrazione della clientela italiana nel periodo migliore dell’anno in termini di prezzi, occupazione letti e durata dei soggiorni. Una congiuntura “straordinaria”, insomma.

Fonte: Elaborazione dell’Osservatorio sul turismo dell’Emilia-Romagna – dati provvisori

Per quanto riguarda i singoli periodi del trimestre estivo, emerge un ottimo andamento della clientela italiana nel mese di agosto e nelle prime due settimane di settembre, con livelli elevatissimi di occupazione letti nelle strutture ricettive sia alberghiere che extralberghiere grazie ad un sensibile aumento della durata dei soggiorni. Nella media delle stagioni balneari, gli indici migliori di sempre dicono che il mese di agosto conta su 24 giorni di out-performance (su 31), giorni perfetti per tariffe e occupazione.

Trattandosi del mese cruciale per l’economia turistica regionale, il dato di agosto cambia, corregge e arricchisce le performance del mese di luglio quando si sono registrate condizioni di “tutto esaurito” prevalentemente nei fine settimana (short breaks), e prosegue nella prima parte di settembre. Sia in agosto che in settembre la clientela italiana ha registrato addirittura un incremento del movimento rispetto allo stesso periodo dell’estate 2019 che, tra l’altro, era stata valutata come la migliore degli ultimi 10 anni per volumi di clientela.

Numerosi clienti italiani hanno scelto di effettuare la vacanza principale (più lunga rispetto a vacanze brevi e short breaks) proprio nel mese di agosto, e la variazione più elevata delle presenze rispetto agli arrivi comprova questa tendenza. Il trend è proseguito anche nella prima parte di settembre, il più caldo di sempre dal punto di vista meteo.

Il monitoraggio delle performance stagionali del “ricettivo balneare regionale” registra la cancellazione delle manifestazioni, degli eventi e dell’attività dei quartieri fieristici e dei palacongressi. Tutto questo vuoto di attrazioni risulta dai sondaggi e dalle opinioni degli operatori interpellati i quali, tuttavia, esaltano l’effetto positivo della elevata occupazione letti di agosto combinata con l’applicazione straordinaria di tariffe remunerative, in 8 casi su 10 ripulite dalle commissioni delle Online Travel Agency, combinazione che consente di definire il prodotto balneare “robusto e in grado di resistere a minacce come quelle generate fino ad oggi dal Covid19”.

In conclusione, il bilancio complessivo della stagione estiva è positivamente influenzato dalla performance del mese di agosto (che pesa per oltre il 40% del movimento e per circa il 60% del fatturato estivo complessivo), un risultato “eccellente” se parametrato ai report previsionali, alle aspettative degli operatori, alle attese degli amministratori e alla luce della lenta ripartenza di giugno che aveva fatto preoccupare (non poco) l’intera filiera turistica.

Considerando che – com’è logico e atteso – in questo periodo si applicano le tariffe più alte dei listini stagionali e accertato che le prenotazioni sono arrivate prevalentemente in modo “diretto”, senza intermediazioni delle piattaforme online (che significano un taglio medio del 15-20% sui ricavi), il giro d’affari realmente ottenuto nel trimestre estivo “turisticamente utile” ha temporaneamente rassicurato gli operatori stagionali.

 Testo a cura di Trademark Italia per l’Osservatorio sul turismo dell’Emilia-Romagna

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