Il nuovo Hotel Milano Castello: l’Arte dell’accoglienza

Il nuovo Hotel Milano Castello: l’Arte dell’accoglienza

Aperto da poco il nuovo Hotel Milano Castello, in pieno centro, è la soluzione più contemporanea per chi ritiene che il vero lusso oggi siano la tranquillità e la semplicità sposate alla bellezza e all’arte. Il palazzo è la ex Casa del Clero di via San Tomaso 2, traversa della pedonale via Dante, che collega il Castello Sforzesco al Duomo. La residenza è stata ristrutturata e trasformata in hotel dallo Studio dell’architetto Gabriele Pozzi di Milano, già responsabile degli arredi delle altre strutture ricettive della famiglia Figliola in città: Hotel Panizza, Hotel Milano Navigli e Hotel Belsit.

Varcata la soglia, si entra subito in una sorta di oasi. Superando la portineria, attrezzata ad elegante e funzionale reception, si percorre un porticato interno adorno di aiuole fiorite, fino all’area comune e a un ampio patio privato, a giardino, tra ulivi, gelsomini e antiche colonne in pietra. Qui il silenzio è claustrale. Dedicato, nella bella stagione, alla prima colazione e ai momenti di relax degli ospiti, nonché a eventi speciali, è uno spazio più unico che raro in centro città!

È l’arte a condurre l’ospite, Hotel Milano Castello è sede infatti di una esclusiva permanente di sculture e smalti a grande fuoco del celebre e poliedrico artista Romano Rui (1915-1977), in collaborazione con il collezionista proprietario dei sui 300 capolavori, il prof. Raoul Pieri. Sono 29 pezzi unici, che creano un sottile e potente legame ludico ed estetico tra Hotel Milano Castello e la città, dove Rui ha lasciato il suo segno indelebile.

A 42 anni dalla sua scomparsa, il prof. Pieri e  Alfonso e Roberto Figliola, regalano una ri-scoperta di Rui, preziosa e unica, attraverso una nuova formula di accoglienza, che risponde alle vere esigenze di comfort del viaggiatore contemporaneo: semplicità, spazio, comodità, cultura. La famiglia Figliola ha inoltre ricevuto il plauso del prof. Filippo Del Corno, assessore alla cultura, che alla inaugurazione del nuovo Art Hotel Milano Castello ha espresso il suo apprezzamento per il principio di responsabilità pubblica di una famiglia che nello svolgimento di un’attività economica privata, offre al contempo un servizio culturale alla città.

La risposta del mercato alla proposta dell’Hotel Milano Castello è stata immediata. Anche se aperto da poco, è stato da subito apprezzato da una clientela nazionale e internazionale: alta percentuale di occupazione delle camere quasi quotidiana, in settimana business traveller e nel week end turisti da ogni continente, gli ospiti stranieri sono circa il 70%.  Gli ospiti sono perfettamente a loro agio, tra godimento e ammirazione, con lo stupore ammaliato per l’ultima Cena di Leonardo, la Pietà Rondanini al Castello o le guglie infinite della nostra meravigliosa Cattedrale. Per manager e professionisti di passaggio in città, l’albergo è una parentesi di pace dove ritemprare corpo e mente.

Le camere. Singole, doppie, matrimoniali e triple, all’Hotel Milano Castello, sono perfettamente insonorizzate, complete di salottino, ampio bagno privato con rivestimenti in ceramica e Wi-Fi gratuito, televisore da 40″ con pacchetto Sky TV Sport e Cinema, frigo bar e phon. Mantengono la promessa di un soggiorno di straordinaria qualità anche grazie agli arredi, tra design moderno, essenziale, e tocchi vintage, e le ampie superfici dei locali di oltre 20 mq e i bagni con spazio doccia fino a 80 per 160 cm. Le 4 suite denominate Castello, Scala, Galleria e Duomo sono differenti per stile e realizzazione e sono caratterizzate da elementi decorativi alle pareti in rilievo che hanno ispirato i nomi. Offrono camera matrimoniale e zona living con divano letto per 2 ospiti. Le due suite al piano terra sono dotate di giardino dedicato, mentre le due al terzo piano godono di una terrazza privata di 40 mq. Una suite al piano terra e una al terzo piano sono dotate di vasca idromassaggio Jacuzzi. Nelle 30 camere gli arredi sono realizzati in multistrato con bordi a vista, in due versioni: frames, con decoro a listelli in rilievo sulle ante, e engraved, con la testata letto decorata con incisione di un disegno geometrico personalizzato. Nella reception è stato inserito un banco curvo con elementi luminosi e finitura solid surface. Il bar, che affaccia sul giardino, con il frontale in Corian inciso e retroilluminato e strutture in ferro, diventa un punto di focalizzazione dal lungo corridoio che porta all’esterno sulla via S. Tomaso. Adiacente al bar la sala colazioni e lo spazio lobby.

I servizi. Oltre alla reception h 24 e al giardino interno, si hanno a disposizione, al piano terreno, il bar e la zona relax per i momenti di pausa, e la sala colazioni. Il personale è multilingue (anche arabo).   La prima colazione è a base di prodotti bio tradizionali italiani, frutta fresca anche orientale e appena sfornati anche il pane la pasticceria; menù dietetici per vegani, vegetariani e diabetici. Colazione internazionale o italiana tradizionale. Ogni giorno dalle 18 alle 21 aperitivo gratuito per gli ospiti, da sorseggiare magari seduti in giardino, durante i lunghi mesi caldi. Non manca al piano inferiore una palestra attrezzata Tecnogym raggiungibile tramite il luminoso ascensore. Sistemi di domotica assicurano la regolazione dei consumi energetici.

Dall’Hotel Milano Castello, in dieci minuti, si raggiungono le boutique del quadrilatero della moda e il suggestivo quartiere dell’Accademia di Brera. A 250 metri si trovano le stazioni della linea della Metro M1 (rossa) Cordusio e Cairoli Castello dalle quali si raggiungono rapidamente Fieramilano e RhoFieramilano.

La location. La ex Casa del Clero risale agli Anni 60 e ben corrisponde alla mission del gruppo Figliola di realizzare strutture ricettive insite nella zona a traffico limitato milanese, aree centrali e di forte importanza. L’intervento di restauro è consistito nella totale riqualificazione degli spazi, creando una struttura in cui il comfort per il cliente è dato dalla tranquillità del posto, che pur essendo in centro è riparato dai rumori del traffico, dagli spazi verdi e anche dall’ampiezza delle camere, dei bagni, delle terrazze e dei giardini riservati delle suite. L’idea che ha costituito il filo progettuale è stata quella di creare un’atmosfera che rispondesse alla pace della location, utilizzando arredi dalle linee morbide e non invadenti, ricercati nelle lavorazioni e nei materiali e con un occhio attento alla sostenibilità ambientale utilizzando multistrati provenienti da coltivazioni sostenibili. Anche per quanto riguarda le scelte di finitura dei pavimenti sono stati privilegiati gres porcellanati che riprendono le tipologie dei marmi in questa ottica.

Significativa la riqualificazione energetica, con utilizzo di serramenti ad alte prestazioni di risparmio energetico, nuovo isolamento termico della facciata, impianti di riscaldamento con fonti energetiche sostenibili. L’intervento è stato eseguito sotto il controllo della Soprintedenza alle Berte Arti. Al piano terra sono state ricavate la lobby e la sala colazioni; al piano inferiore, una palestra attrezzata Tecnogym.

Perchè riscoprire Romano Rui

Rui fu artista prolifico, lavorando con vari materiali: bronzo, ceramica, marmo, resine sintetiche, legno, rame ed altri metalli, sempre per il piacere di una continua esplorazione della materia. Nonostante le origini friulane (nato a Sarone di Caneva, in provincia di Udine, il 7 Dicembre 1915) Rui visse a Milano, si nutrì dello spirito laborioso meneghino, interagì costantemente con le sue istituzioni sacre e laiche e molto si lasciò ispirare da questa città, adornando palazzi, edifici pubblici e chiese. Nel 1979, Milano gli rese onore con una retrospettiva al Palazzo della Permanente.

La permanente all’Hotel Milano Castello offre quindi un’occasione straordinaria per apprezzare in tutta libertà alcune tra le sue migliori creazioni. La selezione che il Prof. Pieri ha messo a disposizione del pubblico “trova negli spazi dell’albergo una ideale sistemazione in grado di dar vita a sinergie di valore” con il criterio della efficacia emozionale“. Comprende 5 pannelli di metallo smaltati a grande fuoco i cui soggetti sono un inno alla gioventù e alla voglia di vivere “sintetizzando perfettamente l’augurio agli ospiti di una felice esperienza di viaggio”. Le sculture sono in pietra di Vicenza, in bronzo e in legno, datate dal 1946 al 1977.

Info:
www.hotelmilanocastello.com; www.pozziarchitetture.it

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