Nuove destinazioni d’uso. Cambio di rotta… a tutta forza!

Nuove destinazioni d’uso. Cambio di rotta… a tutta forza!

La crisi impone (e giustifica) un radicale cambiamento delle destinazioni d’uso di Alberghi, Villaggi e Navi da Crociera. Le Navi diventeranno “Zone Rosse” Galleggianti mentre Alberghi e Villaggi…


Non tutte le Crisi vengono per nuocere, e vi sono ampie possibilità che il “Turismo di Massa” venga ricordato, nel futuro, come una “bizzarria” del novecento, quando si immaginava che si potesse girare il mondo con quattro soldi.
Ciò che sta accadendo, nelle varie sfumature in cui la Crisi economica ed energetica si va avvitando, può generare una nuova e diversa fase per l’Industria del Tempo Libero, come più correttamente dovremo chiamare ciò che ieri indicavamo con il termine, assai generico, di Turismo.



Partiamo dall’evoluzione delle Navi fin qui usate per le crociere.

Nulla esclude che una parte delle attuali navi a crociera mantenga la propria destinazione d’uso, per un pubblico selezionato e di ampia capacità di spesa, ma la premessa (nulla esclude) definisce comunque una dimensione limitata, per un’offerta limitata ad un pubblico limitato. Il “Mass Market” non avrà le risorse per regalarsi un viaggio che, per oneri energetici e incrementi dei costi generali, diverrà in breve tempo oneroso.
Per gli armatori si tratterà di convertire, nuovamente, dopo la grande conversione degli anni ’50 da navi da trasporto transoceanico a navi da crociera, il patrimonio galleggiante che, in buona parte, troverà la nuova destinazione d’uso come “Quartiere Proibito“, specie di Las Vegas galleggiante, ormeggiata in ospitali città, e dedicata a tutto quanto è ai limiti del – o anche oltre il – lecito: spettacoli, ristoranti, casinò, gioco d’azzardo, ballerine, escort, gigolò e discoteche in “Isole del Piacere e del Divertimento”.
La necessità da parte dei Comuni di drenare risorse farà cadere le barriere etiche e le città portuali faranno a gara per acquisire le Zone Rosse Galleggianti.


Diversa la sorte di Alberghi e Villaggi, destinati a diventare luoghi dedicati all’Esperienza e alla Cura della Persona.

Mentre nelle città d’arte troveranno ancora agio le strutture multistellate (da 4 stelle in su), impegnate a fornire ai Viaggiatori esperienze di Arte, Lusso, Fashion e Gourmet, provvedendo ad uno sforzo organizzativo non indifferente che va ben oltre l’attuale idea di ospitalità, per le strutture di minor livello si aprono prospettive differenti, sempre però connesse alla possibilità di offrire un servizio che consenta di ottenere marginalità adeguate a fronte di un prezzo al cliente sicuramente non popolare.

Molte strutture urbane possono essere convertite in Centri Benessere (massaggi, dimagrimento, cure estetiche, saune), ma quella destinazione d’uso si specifica meglio nelle strutture alberghiere extra urbane (con adeguati pacchetti di soggiorno e terapia).

Molti Villaggi (fin qui turistici) diverranno Centri per Elio e Talasso Terapia, confidando nella possibile contribuzione pubblica in materia di Sanità, altri si adatteranno a nicchie di mercato molto specifiche, di natura sportiva, estetica o generazionale, ovvero o dedicati a chi pratica sport, a chi necessita di una “remise en forme” in un attrezzato centro estetico dietetico, o ancora dedicati a soggiorni per anziani; alcuni centri saranno riservati a giovani dai 20 ai 38 anni, altri a famiglie con figli piccoli: in ogni caso la Specializzazione diverrà arma strategica per le strutture ricettive, ponendo fine al “turismo generico”.
Sui criteri di scelta della Nuova Destinazione d’Uso interverranno molteplici fattori specifici: dall’ubicazione alle risorse di prossimità, dalla dimensione alle caratteristiche tecniche e funzionali di ogni singola struttura, dove l’impiantistica giocherà un ruolo rilevante, fino alle variabili socio-antropologiche di riferimento.

In ogni caso la Crisi ha avviato il processo di Cambiamento e chi non si mette subito in cammino rischia di perdersi per strada.

Informazioni su

Ho operato nel settore del Marketing alberghiero e turistico per oltre 30 anni, spesi fortunatamente non nel fare per trent'anni la stessa cosa ma cercando, per trent'anni, di migliorare e innovare quello che facevo. Con una consistente esperienza di formatore e docente, ho anche bighellonato nel mondo del giornalismo.

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