Osservatorio. L’Istat registra un boom per l’Italia: +17,5% in soli 4 anni

Osservatorio. L’Istat registra un boom per l’Italia: +17,5% in soli 4 anni

Sono molto positivi i dati ufficiali appena rilasciati dall’Istat sul turismo 2018 in Italia, un anno straordinario per il Bel Paese in fatto di vacanze. Sono stati più di 27 milioni gli italiani andati in vacanza lo scorso anno, un dato chiaramente positivo che conferma un aumento del 7% rispetto al 2017 e ben un +17,5% rispetto al 2014, a conferma del fatto che gli Italiani sono disposti a fare molti sacrifici, ma non sulle vacanze.
Un altro dato interessante che emerge dall’infografica di alloggionline.com (scaricabile al link ww.alloggionline.com/guidepdf/infografica-vacanze-2018.pdf) basata sui dati Istat è il fatto che l’Italia rimane la meta preferita rispetto all’estero, con oltre 291 milioni di pernottamenti nel 2018 contro i poco più di 105 milioni all’estero. Un dato che potrebbe essere scontato ma che non lo è.

E i numeri fanno stravincere l’Italia con un abbondante 73% di pernottamenti in più rispetto alle mete estere, con 7,3 italiani su 10 restano in Italia per le proprie vacanze.
Possiamo vedere pubblicità del mare caraibico, dei pesci colorati, delle palme, dei mille comfort che offrono tutti questi mega hotel, ma alla fine la cultura e il mare italiano vincono su tutto, e l’italiano sceglie l’Italia. Dai dati emerge che è il mare il motivo principale che ci spinge ad una vacanza, visto che viene scelto come destinazione da più del 45% dei viaggiatori intervistati. Poco dopo arrivano le città con il loro patrimonio artistico scelte come mete per le proprie vacanze dal 40% dei vacanzieri ed infine le bellezze naturali (con montagna e collina al 24.7% e campagna, laghi e fiumi scelti dal 12,4% dei viaggiatori).
Probabilmente è proprio il bel mare, ad eleggere la Puglia come la regione più gettonata del 2018 con quasi 35 milioni di pernottamenti, un dato fantastico che la mette nel podio assieme all’Emilia-Romagna (26.133.000 pernottamenti) e la Toscana (25.298.000 pernottamenti) e a seguire il T.A. Adige, la Calabria e il Veneto con circa 19 milioni di pernottamenti, l’ultimo posto purtroppo spetta al Molise con 565.000 pernottamenti un dato in calo rispetto agli anni precedenti, soprattutto rispetto al 2015 che ha visto il Molise arrivare ad oltre 3 milioni e 500 mila pernottamenti.

Se in Italia è la Puglia a vincere, all’estero gli italiani premiano la Spagna come la 1° destinazione delle proprie vacanze con quasi 13 milioni di pernottamenti, a seguire la Romania (poco meno di 11 milioni di pernottamenti) e lasciando alla Francia solo il 3° posto con 8,6 milioni di pernottamenti.

Se invece c’è un posto, o per meglio dire più di uno, che pare piaccia poco agli italiani come meta per le proprie vacanze sono l’Irlanda assieme al Lussemburgo, la Turchia e il Sud Africa purtroppo in questi casi il numero di pernottamenti sono così bassi che non raggiungono nemmeno la metà della cifra minima considerata per fare delle statistiche.

Un ultimo interessante dato che traspare dall’infografica che vedete sotto è la scelta della tipologia di alloggio.
Tenendo presente che circa il 50% dei pernottamenti, avviene in una casa di proprietà o presso un’abitazione/appartamento di amici e/o parenti, la restante parte del 50% si divide tra strutture ricettive collettive (hotel-campeggi-villaggio vacanza) e case o camere in affitto.
Nonostante la nascita di grossi brand specializzati nell’affitto di case vacanze o stanze, l’hotel non solo è la tipologia di alloggio più scelta nel 2018, ma stando anche ai dati emersi nel convegno “Hospitality Forum 2019 – Alberghi da vivere e da vedere” sarà così anche per il prossimo futuro in vista anche delle Olimpiadi nel 2026, si stima infatti che il mercato immobiliare alberghiero è migliorato del 9% raggiungendo 3 miliardi di euro di immobili scambiati con contratti di vendita o locazione, previsioni in aumento per il 2019 che raggiungeranno un ammontare totale di 3,4 miliardi di euro.

 

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