RistorAzioneFuturo, le filiere alimentari emiliano-romagnole nel mondo globale

RistorAzioneFuturo, le filiere alimentari emiliano-romagnole nel mondo globale

Si è svolto recentemente a Bologna a villa Guastavillani, sede della Bologna Business School, l’articolato e interessante convegno “RistorAzioneFuturo”, organizzato da CheftoChef emiliaromagnacuochi per affrontare i temi di filiere alimentari emiliano-romagnole nel mondo globale. Il Presidente dell’Associazione Massimiliano Poggi ha introdotto il dibattito, dando la parola ad una trentina di interventi fra chef, gastronomi, imprenditori, accademici e istituzioni, che hanno affrontato il tema sotto molteplici sfaccettature, fornendo un quadro competo ed esaustivo del comparto gastronomico regionale e non solo, tracciando le direttrici da seguire per il futuro del settore.

 

Due le sessioni del convegno;  la prima e più ricca di spunti, era dedicata a ristorante-impresa e politiche territoriali, toccando i temi del turismo, della diversificazione dell’offerta gastronomica (delivery, asporto, laboratori, consulenze, ecc.), del personale e delle filiere gastronomiche con focus sul caso RavennaFood/CheftoChef. Tra gli interventi, coordinati da Massimo Bergami, Dean della Bologna Business School, quelli di: Roberto Casali – Ecopesce, Cesenatico, Claudio Cesena – Chef “Locanda San Fiorenzo”, Fiorenzuola D’Arda PC, il gastronomo Enrico Vignoli, Piero Pompili – Maître ristorante Al Cambio, Bologna, Alberto Bettini – Chef Patron “Da Amerigo”, Savigno BO, Matteo Salbaroli – Chef Patron “l’Acciuga Osteria” Ravenna e il coordinatore RavennaFood/CheftoChef, Marco Luongo – Chef patron “Fuler”, Ravenna.

 

Nella 2a sessione si è parlato di frontiere innovative in cucina. Coordinati da Massimo Bottura – Chef Patron “Osteria Francescana”, Modena e vicepresidente di CheftoChef, sono intervenuti, tra gli altri: lo chef Igles Corelli e il Medico Gastroenterologo Gabriele Bazzocchi, Stefano Silvi della startup “NeroFermento” e Ivan Milani – Chef “Villa Monty Banks”, Cesena, che hanno parlato di tecnologia, nuove tecniche in cucina e nutraceutica. Perché produttori, trasformatori e cuochi si sono alleati con scienziati e medici.

 

Nella 3a ed ultima sessione il tema portante è stato formazione e networking. Con il manifesto di Barcellona che definisce la “gastronomia scientifica”, si è definitivamente aperta una strada per l’innovazione consapevole gastronomica, con attenzione anche alla lotta allo spreco alimentare e alla “cucina circolare”. Coordinati da Patrizio Bianchi, economista, accademico e ministro dell’istruzione nel governo Draghi, sono intervenuti, tra gli altri: il professore Davide Cassi – Università di Parma, Simona Caselli, Presidente Assemblea Regioni delle reti ortofrutticole europee, Riccardo Agostini – Chef Patron de “Il Piastrino”, Pennabilli RN, Carlo Catani – Gastronomo e Presidente di “Tempi di Recupero”, Faenza RA, il gastronomo Daniele Fornaciari e l’esperto Guide Michelin Maurizio Campiverdi, anche presidente di “Menù Associati”.

A coordinare il convegno la dirigenza di CheftoChef: il presidente Max Poggi, il segretario generale Michele Ceccarelli, il presidente onorario Igles Corelli, la vicepresidente Isa Mazzocchi, mentre l’organizzazione è stata sei soci Franco Chiarini e Massimo Suozzi.

 

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