Sempre più stranieri scelgono l’Italia per celebrare le nozze

Sempre più stranieri scelgono l’Italia per celebrare le nozze

Secondo gli ultimi dati raccolti da Convention Bureau Italia, sempre più coppie straniere scelgono l’Italia per convolare a nozze. Toscana e Puglia le mete più ambite

Sono sempre di più, arrivano soprattutto dall’America. E si portano dietro parecchi invitati senza badare troppo a spese: per il sì scelgono soprattutto la Toscana ma sempre di più la Puglia. Prediligono i luoghi insoliti, come le vigne, o le atmosfere da favola, come quelle dei castelli o delle residenze storiche. Perdono quota i tradizionali alberghi e ristoranti. È la fotografia dei matrimoni di stranieri celebrati in Italia nel 2023 emersi dall’indagine di Convention Bureau Italia svolta su un campione di 814 imprenditori della filiera e presentata a Roma alla presenza dei ministri Santanché e Urso.

Il settore del Destination Wedding ha archiviato il 2023 con un fatturato in crescita del 34%: dai 600 milioni di euro del 2022 agli 803 milioni di euro. Nel complesso si stima che nel 2023 siano stati oltre 13.600 i matrimoni di coppie straniere celebrati in Italia, cioè il 22,3% in più rispetto al 2022. In crescita le richieste da Australia, Canada, India, Cina, Messico, Singapore, Indonesia. Sulla base delle prenotazioni già acquisite e della conoscenza del mercato, gli operatori prevedono che nel 2024 il trend venga mantenuto, anche se a ritmi più contenuti: l’aumento stimato per l’anno in corso è dell’8,8%, cioè circa 1.200 eventi in più.

Nel 2023 è cresciuto il numero medio di invitati: da 55,6 è salito a 60,7. Alla gran parte dei matrimoni – il 63% rispetto al 41,3% del 2022 – hanno infatti partecipato tra le 51 e le 100 persone. È invece diminuita la permanenza media di sposi e ospiti: da 3,2 notti a 2,9. Un dato che gli operatori ritengono legato all’aumento generalizzato dei prezzi per l’inflazione. Nel complesso, quindi, gli arrivi collegati al Destination Wedding sono stimati nel 2023 in oltre 826 mila, per un totale di 2,4 milioni di notti.

È cresciuta anche la spesa media per evento: nel 2023 è stata di 59 mila euro, circa il 10% in più rispetto al 2022. E sono cresciuti i matrimoni con budget elevato: nel 55% dei casi ha superato i 50 mila euro (anche se la fascia da 200 mila a 500 mila euro rappresenta solo lo 0,3%). Gli eventi sotto i 50 mila euro sono calati di 18 punti percentuali rispetto al 2022. La gran parte delle spese, cioè il 35% (il 2% in più rispetto al 2022), è stata destinata a cibo e bevande, il 20% alle location.

Secondo la ricerca, condotta da Centro Studi Turistici, a livello di singoli Paesi, gli Stati Uniti si confermano i più affezionati all’Italia: nel 2023 le coppie Usa sono state quasi il 31%. Seguono il Regno Unito al 19,8% e la Germania al 9,6%. In crescita le richieste delle coppie di altri mercati extraeuropei: come quelli di Canada (3,2%) e India (1,3%).

La maggior parte delle coppie straniere ha privilegiato il Centro Italia (34,4%, ma in calo di 3,8 punti rispetto al 2022): il maggior numero di preferenze è stato per la Toscana. Le regioni del Sud e le Isole hanno intercettato una quota rilevante e crescente di mercato (31,7%, in aumento di 3,8 punti): la destinazione maggiormente richiesta è stata la Puglia. In terza posizione, per volume di eventi organizzati, l’area del Nord Ovest (24,3%, in crescita di 3,2 punti): tra tutte le regioni si è distinta la Lombardia.

Tra le tendenze che emergono dalle prenotazioni fanno emergere significative quote per i micro matrimoni, che prevedono pochi invitati in modalità intima, il 22,5%, e per le “fughe d’amore”, con massimo dieci invitati, il 9,6%, e i Green Wedding (con menù, spostamenti, e ornamenti rispettosi dell’ambiente) con il 16%.

Il periodo estivo è il preferito per le celebrazioni: nei mesi di maggio-giugno-luglio si è concentrato il 51,7% degli eventi. Un calo significativo delle richieste è stato segnalato per il mese di agosto (8,8%).

Questo il commento di Carlotta Ferrari, Presidente di Convention Bureau Italia “In risposta alla crescente popolarità dell’Italia come destinazione per matrimoni di prestigio, nonché all’importanza sempre maggiore del fenomeno del destination wedding nel contesto turistico internazionale, abbiamo adottato una strategia di promozione mirata e deciso di concentrare i nostri sforzi sull’evento Italy for Weddings, riconosciuto come una piattaforma di eccellenza nel settore. Questa decisione riflette il nostro impegno nel sostenere e promuovere l’industria dei matrimoni di destinazione in Italia, non solo come esperienza nuziale, ma anche e soprattutto come componente essenziale del settore turistico nazionale. Italy for Weddings offre un’opportunità unica per le aziende italiane di interagire con i principali destination wedding planner nazionali e internazionali, facilitando collaborazioni preziose e promuovendo l’immagine dell’Italia come destinazione premium per matrimoni indimenticabili, contribuendo così alla crescita e al consolidamento del settore turistico del nostro Paese. L’indagine di quest’anno dimostra ancora una volta che ci abbiamo visto lungo ad aprire una divisione dedicata alla fine del 2019 e siamo orgogliosi di averla aperta contestualmente all’osservatorio perché i dati per noi sono fondamentali per muoverci. L’aumento del fatturato del 34% è un dato estremamente positivo che ci dimostra che il lavoro che stiamo facendo coordinando la filiera italiana sta portando grossi risultati. Come nel Mice l’Italia sta scalando le classifiche, nel wedding registra aumenti costanti e significativi come risulta dalla previsione di crescita dell’8,8% stimato di matrimoni nel 2024”.

Daniela Santanchè, Ministro del Turismo, ha dichiarato: “C’è voglia di Italia in tutto il mondo: sposarsi nella Penisola sta diventando un ‘cult’, un elemento distintivo che riconosce lo status non soltanto economico ma anche culturale della famiglia. I numeri della ricerca sono molto interessanti e mi fa piacere ricordare in questa sede che nel nostro piano strategico il settore del matrimonio è legato in maniera fortissima al turismo delle radici. Chi viene a sposarsi in Italia è perché ha radici italiane e si sposa in luoghi anche meno conosciuti; non si sposano infatti solo nelle città più famose ma nell’Italia più segreta, nei paesini dove sono nati i genitori o i nonni, per sentire l’aria di casa. Ed infatti il settore nasce in Toscana ma ora e’ esteso un po’ in tutta la penisola.”

Foto di copertina by Depositphotos.

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