L’evoluzione del Gruppo WIP grazie alle competenze nell’hospitality di alta fascia
Il Gruppo ha investito nelle risorse umane, convinto che la qualità delle migliori proposte nasca dal lavoro in team, dalla competenza e dalla volontà di proporre e accettare nuove sfide
Abbiamo incontrato i vertici di WIP, studio di architettura che, in un ventennio di attività, si è trasformato in Gruppo che opera nella progettazione a 360 gradi con un settore che cura tutti gli aspetti dell’universo hospitality, nel quale ha creduto, sviluppando molteplici progetti di grande valore nel nostro Paese.
Nicola Di Troia, una laurea in Architettura conseguita nel 1994, iscritto all’Ordine degli Architetti della Provincia di Milano dal 1996. È stato membro di numerose Commissioni Edilizie e Paesistiche nell’area milanese e consulente pluriennale per società del gruppo ENI spa, nonché progettista per diverse società cooperative. Ha maturato approfondite esperienze nel settore della gestione e promozione immobiliare e dal 2000 è socio fondatore di WIP, nella quale oggi è responsabile delle strategie di sviluppo della società.
Domanda: Architetto Di Troia, ci descriva brevemente la storia del Vostro Gruppo che annovera consulenti con varie esperienze. Di recente avete acquisito un’azienda qualificata e da diversi anni progettate nel segmento dell’hospitality, con quali obiettivi?
Risposta: WIP è una trama ricca di luoghi e persone, con oltre 100 professionisti distribuiti nelle sedi di Milano, San Donato, Barletta e Treviso. Fondato nel 2000 dai quattro soci fondatori: Federico Barbero, io, Marco Splendore e Giuseppe Garbetta, il Gruppo si è affermato come punto di riferimento nella progettazione integrata, collaborando con una vasta gamma di clienti. Con oltre 20 anni di progettazione alle spalle, abbiamo attraversato diverse fasi di crescita e di maturazione professionale. Nel corso degli anni WIP ha inoltre espanso la propria presenza territoriale, con l’apertura della sede pugliese nel 2018, diretta dall’arch. Giuseppe Marinelli e nel 2022 ha partecipato alla nascita di un’altra società divenendo co-founder di 3FACE Engineering. Nel 2023, il nostro studio di Architettura ha compiuto un importante passo, integrando la società EET Cobolli Gigli & Monico e dando vita all’odierno WIP Group. L’hospitality è sempre stato un ambito progettuale di nostro interesse in cui abbiamo visto e colto varie opportunità, specialmente nel segmento delle strutture a 5 stelle lusso. Negli ultimi anni stiamo acquisendo diversi incarichi che hanno notevolmente consolidato WIP: il nostro obiettivo è quello di affermarci sempre di più nell’hospitality, sviluppando progetti in tutt’Italia e all’estero, dove si stanno presentando interessanti possibilità di progettazione.
D: L’ingresso nel Vs. Gruppo di EET Cobolli Gigli & Monico, storica società di progettazione, rappresenta una svolta nell’evoluzione del vostro gruppo che completa le competenze della Vs. struttura. Questo toccherà anche il campo dell’architettura per l’hospitality?
R: Abbiamo scelto di investire in EET con l’obiettivo di consolidare e rendere sempre più competitivo il futuro di WIP, oltre a condividere i valori fondamentali che ci legano. Mantenendo EET come entità distinta con il proprio brand e la propria storia, intendiamo centralizzare alcune funzioni gestionali, organizzative e di change management. Il valore aggiunto di EET risiede nelle sue persone e nella sua vasta esperienza, con 70 anni di storia e di progetti alle spalle, e nella sua forte specializzazione nell’ambito sanitario-ospedaliero, nonché nel settore residenziale e dell’ospitalità, con la realizzazione di diverse strutture ricettive anche in ambito montano.
D: Questi rinnovati obiettivi di risorse umane e competenze possono mutare l’organizzazione della Vs. Azienda o quantomeno l’impatto, che avrete su vari segmenti del mercato dell’architettura?
R: Il nome “WIP = Work In Progress” incarna il cuore pulsante del nostro team: un processo creativo in continua evoluzione, cercando di sviluppare progetti sempre più importanti con uno sguardo rivolto a un futuro migliore. Il Gruppo conta oggi più di 100 professionisti operanti nelle sedi di Milano, San Donato, Barletta e Treviso. Siamo costantemente alla ricerca di persone di alta qualità, creativi e innovativi, in quanto crediamo che la vera ricchezza risieda nelle persone, nella loro competenza e nella loro volontà di proporre eaccettare sfide.
Lasciamo al proprio lavoro l’Architetto Nicola Di Troia, che ci ha tracciato un quadro preciso di questa realtà e del suo sviluppo, per affrontare nello specifico il mondo dell’hotellerie con Pietro Cantù, dal 2018 Area Manager del settore Hospitality di WIP. Specializzato nella progettazione di strutture ricettive l’Arch. Cantù punta ad ottenere il ritorno dell’investimento per i clienti con cui dialoga anche nelle fasi preliminari o per l’ottenimento delle concessioni edilizie per lo svolgimento dei lavori: da esperto nella pianificazione dell’intervento architettonico conosce le tecniche per sfruttare le fonti energetiche ed economiche più idonee e per il contenimento dei consumi, nonché le certificazioni e l’ottenimento degli incentivi previsti dalla legislazione nazionale, locale e tanto altro ancora.
D: Architetto Cantù, ci descriva se i Vs. interventi comprendono una progettazione completa o gestione dell’impresa e dei fornitori, progettazione d’interni e certificazioni, quindi, le pratiche per chi deve costruire ex novo o ristrutturare un hotel, il cosiddetto “chiavi in mano”?
R: Offriamo un servizio di consulenza completo e personalizzato, sia per nuove costruzioni che per ristrutturazioni. Ci rivolgiamo a catene alberghiere internazionali, così come a piccole e medie realtà che operano nel settore dell’ospitalità in Italia e all’estero. La nostra filosofia “chiavi in mano” nella progettazione è una vocazione distintiva sin dalla fondazione di WIP. Nel corso degli anni, abbiamo sviluppato una vasta gamma di servizi tecnici, partendo dai servizi catastali e di rilievo fino alla realizzazione di progetti di fattibilità, che comprendono aspetti tecnici ed economici. Successivamente, ci siamo dedicati allo sviluppo di concept e alla progettazione a vari livelli, con un’attenzione sempre maggiore all’approccio integrato supportato dalla crescente adozione del BIM (Building Information Modeling). Questo sviluppo ci ha spinti ad ampliare la nostra attività di project management, specialmente in progetti di maggiore complessità, dove integriamo diverse discipline architettoniche, impiantistiche e strutturali per garantire una progettazione integrata completa. Oltre alla progettazione, ci occupiamo di direzione lavori e direzione artistica, gestiamo l’ambito della sicurezza e supportiamo i clienti nelle pratiche amministrative, comprese le autorizzazioni presso enti come la Sovrintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici, garantendo un supporto completo e affidabile in tutte le fasi di vita e sviluppo del progetto.
D: Oggi il comparto del Real estate nel nostro Paese è interessato a offrire ad investitori internazionali la possibilità di creare nuove strutture ricettive e soprattutto il recupero di dimore e palazzi storici attrattivi per il mercato, sempre più vocato al segmento Luxury. Anche questo può essere un Vostro business futuro?
R: Attualmente ci stiamo impegnando su diversi fronti e in vari ambiti, soprattutto nella ristrutturazione e nel restauro conservativo di edifici storici riconvertiti in strutture ricettive e non. Uno dei progetti a cui stiamo lavorando è una riqualificazione di tre edifici storici che richiede di integrare, all’interno di immobili con vincoli architettonici e paesaggistici, soluzioni tecnologiche avanzate per ottimizzare i consumi energetici, migliorare le prestazioni degli edifici e garantire un’esperienza eccellente ai clienti. L’efficientamento di queste dimore storiche richiede una particolare sensibilità nell’integrare elementi tecnologici, senza però compromettere l’aspetto e la storia degli edifici, trasformati ora in strutture alberghiere. Parallelamente, stiamo lavorando alla progettazione integrata di un hotel di lusso 5 stelle superior sulle rive del Lago di Como per conto di una catena internazionale. Questo progetto prevede la realizzazione di tre ristoranti, una Spa, un centro benessere e termale, oltre a 11 diverse tipologie di suite ciascuna con servizi esclusivi come una piccola Spa o una piscina termale privata. I lavori di ristrutturazione e di restauro conservativo dell’edificio esistente risalente alla metà del 1800 sono già in corso. L’intervento prevede anche l’ampliamento della struttura storica con una dependance collinare, dove saranno realizzati la maggior parte dei servizi e tipologie di camere che richiedono maggiore spazio.
D. Interpretare il presente, prevedere un futuro. E’ la vostra head pubblicitaria, ma qual è la vostra vision nel mondo dell’hotellerie e come intendete interpretare lo spazio per assecondare le nuove esigenze dei travelers?
R: Nella nostra esperienza professionale, abbiamo constatato che, indipendentemente dal settore di mercato, c’è una costante richiesta di autenticità e radicamento nel territorio. Uno dei pilastri fondamentali in WIP è l’importanza dell’ascolto attivo nel trattare qualsiasi progetto. Prima di tutto, ci prendiamo il tempo di comprendere appieno le esigenze e le necessità specifiche della proprietà. Dall’altra parte, siamo attenti alle richieste più dettagliate e puntuali deglioperatori che lavorano all’interno del progetto in corso. Questo approccio garantisce che le risposte che forniamo siano concrete, precise ed allineate alle esigenze di entrambe le parti coinvolte. Nel corso degli anni, abbiamo instaurato solide relazioni con catene alberghiere internazionali che adottano standard rigorosi, il nostro impegno è individuare le migliori soluzioni progettuali per adattarli al contesto locale. Crediamo nell’importanza di offrire soluzioni multidisciplinari, senza tuttavia definirci “esperti in tutto”. Ciò che riteniamo cruciale è avere una visione completa e dettagliata del contesto, in modo da poter strutturare il progetto coinvolgendo consulenze specializzate e collaborazioni con professionisti che hanno sviluppato un’expertise in ambiti complementari altamente specializzati. Questo approccio, che esemplifica il modus operandi di WIP, ci abitua a raggiungere gli obiettivi prefissati: da un lato, ci concentriamo sul tema più ampio e trasversale della guest experience; dall’altro, dobbiamo essere in grado di costruire il bene strumentale di un’azienda.
D: La strutturazione di un progetto coinvolge diversi ambiti e voi avete dichiarato che «realizzare un albergo è come costruire una città». Quali obiettivi vi ponete e da dove iniziate l’esperienza con un nuovo cliente?
R: In primo luogo, la metafora dell’albergo quale ideale micro-struttura analoga ad una città è un concetto subordinato alla convinzione che la progettazione di un albergo è efficace se è in grado di costruire il bene strumentale di una società, come detto; il successo di un’impresa che opera nell’offerta di ospitalità, non può prescindere da un “edificio albergo” che funzioni correttamente. Quindi lo sguardo si è ampliato: il concetto, più incentrato sulla nostra mentalità di progettisti, di paragonare un albergo ad una città si è dovuto espandere, abbracciando un’idea più complessiva, che è quella di riuscire ad offrire lo strumento di successo di un’impresa che opera nel campo dell’hotellerie. Tornando al concetto iniziale, è essenziale avere una visione completa di cosa comporti affrontare il progetto di un albergo. Questo può includere il confronto con la proprietà e l’operatore sul modello di business, l’individuazione di un concept marketing, la definizione della fattibilità economica e del tipo di prodotto da realizzare. Una volta chiarito il tipo di prodotto, è cruciale determinare il budget, che influisce direttamente sulla sostenibilità economica del progetto stesso. Successivamente, bisogna strutturare tutte le competenze specialistiche ed offrire una progettazione integrata. Infine, occorre definire l’interior design, che deve essere funzionale a tutti gliaspetti analizzati in precedenza garantendo coerenza e funzionalità a tutto il progetto.
D: Data la vostra preparazione a tutto campo, il target a cui vi rivolgete è solo quello di fascia alta o, come successo in altre occasioni, potete abbracciare più fasce del mercato alberghiero?
R: Il nostro interesse è rivolto nell’ambito internazionale a tutte le soluzioni e tipologie di ospitalità: questo comporta un costante impegno e attenzione ai segnali di sviluppo del mercato. Abbiamo maturato una consolidata esperienza nell’ambito del luxury – con diverse strutture cinque stelle superior -, del business hotel e del family hotel, sino a comprendere progetti di ospitalità per studenti, tipologie del bed and breakfast o dell’albergo diffuso. Attualmente, stiamo ristrutturando e ampliando un family hotel quattro stelle in Valle d’Aosta, grazie alle opportunità di finanziamento che la Regione offre per stimolare nuovi investimenti in ambito hotellerie; siamo impegnati nella ristrutturazione e ampliamento nel segmento luxury di struttura storica lungo il Lago Di Como e nella riqualificazione energetica e adeguamento tecnologico di diverse strutture cinque stelle superior sul territorio nazionale e bed and breakfast inseriti in differenti tipologie di edifici esistenti. Operiamo in ambito internazionale, e sul territorio nazionale, stiamo operando su destinazioni turistiche di prestigio: dal litorale del Lago di Como all’ambito metropolitano di Milano, da Porto Ercole alla costa laziale, all’altezza del parco naturale di Bracciano, fino all’Isola di Ischia.
Info: wiparchitetti.com/
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