News. Obbligo di ‘Green Pass base’ per il settore alberghiero e ricettivo

Per soggiornare negli alberghi è sufficiente il Green Pass base, rilasciato dopo un tampone antigenico rapido (48 ore) o molecolare (72 ore). Gli ospiti della struttura hanno anche l’accesso alla sala ristorante e al bar interni alla struttura. 

Il “Super Green Pass” previsto dall’ultimo decreto approvato dal Governo – in vigore dal 6 dicembre al 15 gennaio 2022  viene rilasciato solo a chi è vaccinato completamente o è guarito dal Covid. Permetterà l’accesso, in zona bianca e gialla, a spettacoli, eventi sportivi, bar e ristoranti (solo al chiuso), feste e discoteche, cerimonie pubbliche. Oltre a questi luoghi, dove già la certificazione verde era richiesta, sarà necessario anche per accedere a spogliatoi per l’attività sportiva, trasporto ferroviario regionale e trasporto pubblico locale.

Per gli alberghi sarà quindi necessario il  “green pass” normale. In pratica, solo vaccinati e guariti avranno il via libera, contrariamente ai non vaccinati anche se con tampone negativo.

Da parte sua il premier Mario Draghi ha sottolineato che i vari interventi servono a dare certezze alla stagione turistica. Qual era l’alternativa lo scorso anno? Si guardava al peggioramento dei contagi, poi si diceva che non sarebbe stato possibile tenere aperto e poi si è deciso di non tenere aperto, ma già prima molte prenotazioni erano scomparse, quindi questa strategia tende a dire che avremo fatto il possibile per difenderci dalla diffusione della pandemia e mantenere aperta la stagione”.

Le regole negli alberghi

Per entrare negli alberghi, anche in zona bianca, serve esibire un Green Pass Base valido. In caso di una villeggiatura che vada oltre le scadenze del tampone, gli ospiti non vaccinati devono ripetere il test durante la loro permanenza. Inoltre, soltanto per i clienti della struttura è consentito l’accesso a ristoranti, piscine, palestre e centri benessere, anche se possessori del solo Green Pass Base. In sostanza, i non vaccinati con tampone negativo possono mangiare nell’hotel (al chiuso) in cui soggiornano. Regole valide anche in zona bianca e per ogni tipo di struttura ricettiva.

Per Federalberghi il Governo ha capito le necessità degli albergatori

E’ bene chiarire e confermare che negli alberghi non ènecessario il Super Green Pass (o la vaccinazione o il tampone)- ha detto all’ANSA il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca – ma è sufficiente il Green Pass normale. Del resto in altro modosarebbe impossibile ospitare le persone straniere che non hannoun vaccino certificato dall’Ema, come ad esempio i russi e tuttii turisti del Far East. La proposta di consentire l’accesso agli alberghi solo alle persone munite del cosiddetto ‘super green pass’ rischiava di chiudere le porte dell’Italia a milioni di cittadini stranieri che sono stati immunizzati con un vaccino non riconosciuto dall’Autorità europea”. Quando abbiamo visto che gli alberghi rischiavano di finire nella categoria del Super Green Pass abbiamo interloquito con chi se stava occupando facendo presente che sarebbe stato complicato e avremmo dovuto rinunciare, già in momenti di magra, a un’ulteriore fetta di clienti importanti come russi e cinesi”.

Come e dove il Super Green Pass

Da lunedì 6 dicembre il Super Green Pass è obbligatorio per accedere a spettacoli, eventi sportivi, ristoranti al chiuso, feste, discoteche e cerimonie pubbliche anche in zona bianca.

  • in zona gialla, dove torna indispensabile la mascherina all’aperto,  serve il Super Green Pass per entrare nelle stesse attività suddette più palestre e piscine. Sostanzialmente, non c’è nessuna limitazione – neanche transitoria – per chi ha già avuto il Covid da meno di 6 mesi o si è sottoposto a vaccinazione;
  • in zona arancione le ulteriori restrizioni previste sono in vigore esclusivamente per i non vaccinati: divieto di uscire dal comune di residenza, se non per motivi di lavoro, necessità e urgenza. Nelle attività – che rimangono aperte con limitazioni di capienza – possono accedere i soli detentori del Super Green Pass. Infatti, per quanto riguarda i ristoranti, per esempio, il certificato base è ammesso unicamente per l’asporto. Nemmeno, quindi, per mangiare all’aperto. In poche parole, chi ha aderito alla campagna vaccinale, anche senza la terza dose, o è guarito dal Covid può fare ingresso in tutti i locali e servizi e può spostarsi liberamente nel territorio nazionale;
  • in zona rossa le restrizioni previste dal precedente decreto sono obbligatorie per tutti: divieto di spostamento, anche nel proprio comune, ristoranti e bar chiusi, didattica a distanza e discoteche con le saracinesche abbassate.

Necessaria l’esibizione del pass Covid – in caso di qualsiasi colore – per utilizzare i mezzi pubblici, regionali e non. Le limitazioni non valgono per i minori di 12 anni e gli esenti al vaccino, ad eccezione delle persone che si trovano nelle regioni in rosso.

Green Pass Base per gli spostamenti

I possessori del Green Pass Base, quindi quello ottenuto tramite tampone, dal 6 dicembre possono continuare a spostarsi. Da norma, tuttavia, diventa obbligatorio sottoporsi al test per il Covid non solo per i mezzi a lunga percorrenza, ma anche per i mezzi di trasporto regionali e interregionali, compresi autobus e metropolitane.

Inoltre, in caso di zona arancione il Green Pass Base non è valido per gli spostamenti al di fuori del comune di residenza, tranne che per i casi con motivazioni considerate “urgenti”.

 

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